Coniato un nuovo linguaggio su TikTok dalla prof 20enne più famosa della piattaforma: la Esposito presenta a tutti il “marianzivoe”
Pensavate di esservi liberati del tormentone del corsivoe di Elisa Esposito, ma da oggi la prof di TikTok ha ideato una nuova lingua: il marianzivoe. Essendo i “maranza” molto in voga in questo periodo, come dice lei stessa, scopriamo prima chi sono e cosa vuol dire questo appellativo. I maranza, nel linguaggio nato sui social, prima su Twitch e poi su TikTok, sono i ragazzi che girano in gruppo, vestono in tuta e frequentano la periferia. Tecnicamente, il termine è nato per attribuire l’appellativo ai giovani marocchini di Milano, spesso identificati un po’ grossolanamente con questo appellativo. Ma, oggi, ormai, il concetto è facilmente estendibile a qualsiasi gruppo di ragazzi che, nel linguaggio comune, definiremmo “coatti”, a Roma; “tamarri”, più a nord.
Qualche giorno fa Elisa Esposito aveva fatto discutere per aver detto cose piuttosto forti circa i suoi guadagni e quelli di un lavoratore medio. Parte degli introiti deriva da OnlyFans, la piattaforma alla quale si è iscritta da qualche tempo in cui si mostra quasi completamente nuda per i propri follower che la pagano per i suoi show. “Guadagnate 1.300? – chiedeva in maniera provocatoria – Colpa vostra!”. Ad ogni modo è il turno del marianzivoe, il linguaggio da maranza unito al corsivo per un risultato esplosivo. Sì, di critiche ovviamente: come sempre. Diciamo che le iniziative della Esposito, proposte ai suoi 1,5 milioni di follower su TikTok, non vanno proprio a genio a chi le ascolta ma trovano comunque un gran riscontro. D’altronde com’era quella storia? “Purché se ne parli”, no? Lei stessa definisce il periodo del “corsivoe” come uno dei migliori sulla piattaforma, dove ha anche imparato a farsi scivolare addosso le critiche.
Il mariazivoe
Il nuovo linguaggio lo ha introdotto il 27 maggio: “Pensavate che fossi sparita e che non avrei fatto più lezioni, eh?”. Ed invece eccola lì. Poi, a distanza di qualche giorno, ci ha deliziati anche con una canzone in “marianzivoe”. A chi le fa notare che non c’è molta differenza con il corsivoe, spiega che “l’intonazione è identica”, tuttavia cambiano “le regole grammaticali” e se non le metterete presto “in testa” allora “non andrete da nessuna parte!”. Nel suo concetto, “essendo i maranza persone forti”, la “o” necessita di “un’onda sopra” quando viene pronunciata, rendendo il linguaggio più “duro, cattivo”. Gli altri commenti? Neanche a dirlo: “Mi innervosisco”. Non c’è solo gente irritata, ma si leggono commenti anche di persone che vedono l’alba del tramonto vicina: “Hai finito le idee”. E i soliti utenti sotto shock che comunque non possono fare a meno di seguirla: “Ma perché?”.