Chiara Carini è una ragazza che nei giorni scorsi, per la prima volta, ha tentato di usufruire dei servizi di FlixBus. L’esperienza low cost, tuttavia, non è stata certamente positiva. La giovane, infatti, ha denunciato tramite Facebook di essere stata lasciata in autostrada dall’autista FlixBus per aver fatto appena 2 minuti di ritardo.
Dimenticata da FlixBus in autostrada per 2 minuti di ritardo: il racconto
“Sono stata dimenticata da Flixbus in un autogrill, non scherzo, sono uscita con due minuti di ritardo dal bar e se ne erano andati. Lasciata da sola nel nulla in mezzo alla Pianura padana. Mentre un pezzo di bagaglio viaggiava veloce verso Roma al posto mio. Non lo auguro a nessuno, è una sensazione orribile”, racconta la giovane. Chiara, inoltre, ha rivelato di essersi sentita abbandonata oltre che dall’autista, anche dalla compagnia stessa, che non è riuscita a contattare in nessun modo. “Su Facebook le risposte ai messaggi sono automatiche e suonano particolarmente beffarde mentre stai sudando freddo in un parcheggio”.
Potrebbe interessarti anche: È morto Alain Delon: il leggendario attore francese si è spento a 88 anni
“Ho scoperto di non essere stata la sola. Ragionano come fossero un treno, ma il malcapitato ritardatario non si ritrova in una stazione”
Solo il sangue freddo e la disponibilità di due ragazzi hanno fatto si che la giovane raggiungesse Parma, dove in treno è, infine, giunta a Roma. La donna lasciata in autostrada da FlixBus per 2 minuti di ritardo, inoltre, ha rivelato di aver scoperto di non essere stata la sola. “I benzinai dell’autogrill mi dicono che un mese fa è successo la stessa cosa a una ragazza che, non sapendo come fare, è scoppiata a piangere. Poi, sul web ho letto di persone anziane, invalide, minorenni e via dicendo abbandonati all’autogrill. Senza assistenza e neanche la certezza di poter recuperare l’eventuale bagaglio. A chi si lamenta l’azienda risponde che l’autista non ha l’obbligo di accertarsi che a bordo ci siano tutti i viaggiatori alla fine della pausa. Si ragiona come fosse un treno ma il malcapitato ritardatario non si ritrova in stazione”.
“Chiederò il risarcimento e farò tutto quello che è in mio potere fare. Ma prima di tutto ho voluto raccontare cosa è successo perché non mi sembra si sappia abbastanza. Non per tutti potrebbe essere facile cavarsela in una situazione del genere. I diritti del passeggero sono rispettati?”. Infine, in queste ore, la giovane ha aggiornato il suo post di Facebook, facendo sapere di essere stata contattata dall’ufficio stampa della compagnia. “Sono stata contattata dall’ufficio stampa di Flixbus. Persona professionale e cordiale. Una boccata di ossigeno in questa vicenda. C’è voluto un post su Facebook ma molto bello sentire una voce umana. Vi tengo aggiornati”.