Domenica di follia a Savannah. Un dipendente di McDonald’s ha deciso di mettere a ferro e fuoco il ristorante, stanco di un’affluenza che considerava eccessiva. L’uomo, esasperato dalla quantità spropositata di clienti in coda al drive-in, ha appiccato un incendio nel locale, scatenando il panico.
Dipendente dà fuoco al McDonald’s perché è affollato: il gesto folle e le gravi conseguenze
L’incendio, divampato in poco tempo, ha costretto l’evacuazione del ristorante, causando danni ingenti. Le fiamme, alimentate da materiale infiammabile presente nei cassonetti, hanno messo a repentaglio la sicurezza dei clienti e dei dipendenti. Grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza, il colpevole è stato rapidamente identificato e arrestato. L’uomo, pentito del suo gesto, si è dichiarato colpevole di incendio doloso ed è stato condannato a 5 anni di reclusione.
Le autorità hanno sottolineato la gravità del gesto, evidenziando i rischi per la sicurezza pubblica e i danni economici causati dall’incendio. “Un atto di pura follia”, hanno commentato gli inquirenti, “che ha messo a repentaglio la vita di molte persone”. La notizia ha fatto il giro del mondo, suscitando sdegno, interrogativi e incredulità. Come può un dipendente arrivare a compiere un gesto così estremo? Quali sono le ragioni che lo hanno spinto a mettere a rischio la propria vita e quella degli altri?