Un prete di 51 anni è stato arrestato per aver speso circa 40mila euro con la carta di credito della chiesa in microtransazioni nei giochi Candy Crush e Mario Kart Tour

Il prete statunitense Lawrence Kozak, di 51 anni, è stato arrestato per aver sperperato in microtransazioni di Candy Crush e Mario Kart Tour oltre 40mila euro con i fondi della sua chiesa. Al giorno d’oggi le microtransazioni sono una costante in giochi popolari come i sopracitati. Che si tratti di app per smartphone o tablet o per console (FC 24 e Fortnite ne sono l’esempio palese).

Spesso e volentieri, tuttavia, possono portare a una forma di dipendenza, molto deleteria per il portafoglio. E lo sa più che bene il prete in questione che ha speso migliaia di dollari (in euro poco più di 40mila) rubandoli dalle carte di credito collegate all’istituto ecclesiastico. Il sacerdote è stato messo in manette e accusato dalla procura della contea di Chester, Filadelfia, per furto e crimini perpetrati nel corso di tre anni.

Stando al contabile della chiesa, e al Philadelphia Enquirer, Kozak ha speso “un importo astronomico in transazioni Apple” effettuate dal 2019 al 2022. Quando è stato interrogato dagli agenti di polizia, ha ammesso di averlo fatto non per dipendenza da gioco ma per potenziarsi degnamente nei due giochi. Ha però negato di aver speso “intenzionalmente” del denaro con le carte di credito della chiesa. Sottolineando come fossero collegato già al suo telefono per “acquisti legittimi” per la sua parrocchia. E ammettendo, dunque, di averle usate in modo “accidentale”.

La polizia ha poi scoperto che Kozak aveva in seguito rispedito alla chiesa 8000 dollari in “rimborsi parrocchiali”. Si è poi scusato con tutta la parrocchia e con il nuovo prete per aver “commesso un grave errore”. Impegnandosi, prima o poi, a restituire l’intera somma spesa.

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