!["La villa nel cielo" è di circa 4000 metri quadrati su due piani, dotata di eliporto, giardini e una piscina a sfioro panoramica. Ma il proprietario non può viverci. [FOTO]](https://chronist.it/wp-content/uploads/2024/03/Miliardario-fa-costruire-villa-da-20-milioni-in-cima-a-un-grattacielo-22Con-eliporto-e-piscina22.-Ma-non-puo-viverci-ecco-perche.jpeg)
La villa che ha fatto costruire il miliardario indiano sulla cima del grattacielo è costata 20 milioni di dollari e comprende giardini, piscina ed eliporto
L’imprenditore e miliardario indiano Vijay Mallya si sarà fatto prendere forse un po’ troppo dalla smania di lusso e opulenza quando ha deciso di farsi costruire una mega villa da 20 milioni di dollari in cima a un grattacielo. Una propria residenza, insomma, a circa 120 metri di altezza, sulla vetta di un elegante palazzo di 33 piani che sovrasta la città di Bangalore, in India. “La villa nel cielo” è di circa 4000 metri quadrati su due piani, dotata di eliporto, giardini e una piscina a sfioro panoramica.
Irfan Razac, presidente della Prestige Estates Projects, tra le società che hanno contribuito alla costruzione della torre, si è recentemente espresso riguardo alla lussuosa villa. “È stata una sfida costruire la villa su un’enorme trave a sbalzo a quell’altezza. Ma è stato fatto tutto in sicurezza, così come era stato concepito in origine.” La villa è stata costruita per il miliardario Vijay Mallya, re delle bevande alcoliche con il suo celebre marchio, in patria, Kingfisher.
Una reggia senza inquilino
Tuttavia il sogno di Vijay Mallya di “toccare il cielo con un dito” potrebbe non avverarsi perché il miliardario, famoso per il suo stile di vita opulento, non potrà vivere nella suddetta villa. Il motivo? Nel 2016 l’imprenditore è fuggito in Inghilterra dopo essere stato accusato dal governo indiano di frode per oltre 1 miliardo di dollari. E al momento della fuga la sua mega villa sul grattacielo era ancora in costruzione.
L’India ha più volte chiesto al governo inglese l’estradizione di Mallya. E negli ultimi mesi hanno avuto luogo diversi incontri diplomatici per discutere dell’argomento. È chiaro dunque che nel caso il miliardario indiano dovesse tornare in patria le sue prospettive di lusso e opulenza si ridimensionerebbero particolarmente. Da villa nel cielo la sua dimora si trasformerebbe semplicemente in carcere a vita.
