Un’intervista che ha smosso l’opinione pubblica quella rilasciata al Sunday Times da parte della modella Linda Evangelista: “Odio sentire qualcuno respirare accanto a me”

L’avvenente supermodella chiude le porte all’amore: Linda Evangelista odia sentire il respiro di qualcuno mentre dorme nel suo stesso letto. Lo dice al Sunday Times: “L’amore non è più una priorità”. Come confessato, questo pensiero andrebbe avanti da ben sette anni e non sembrerebbe aver cambiato idea in merito. Era il 2016 l’ultima volta che andò a letto con qualcuno. “Non voglio più andare a letto con nessuno. Non voglio sentire qualcuno respirare. Non provo più interesse nel conoscere nuovi potenziali partner, ritrovare un amore non è una priorità”.

E proprio dal 2016 mantiene il suo status di single, come se avesse ricostruito sé stessa: le sue nuove emozioni, i suoi nuovi desideri. Ricorda ancora l’ultima volta, fu prima del “Cool-Sculpting”, l’intervento di riduzione del grasso che la lasciò deformata in maniera permanente: “Brutalmente sfigurata”. Ha vissuto all’ombra di sé stessa per ben cinque anni, chiusa in casa. Solo lo scorso anno è tornata alla ribalta per concludere la sfilata di Fendi alla New York Fashion Week, prendendo parte a “The Supermodels”, docuserie di Apple Tv.

La vita sentimentale della supermodella

Questa drastica decisione è stata maturata dopo le burrascose vicende sentimentali, a cominciare dal matrimonio a 22 anni con Gérald Marie, fu capo ufficio di Parigi di Elite Model Management. Questi abusò di lei fisicamente e psicologicamente. Dopo si legò a Kyle MacLachlan, lasciò l’attore per una breve relazione con Francois-Henry Pinault. Quando terminò l’amore con quest’ultimo, nacque il figlio Augustin James, era il 2006. Poi poco altro di rilevante. Le priorità cambiano, dice oggi, soprattutto dopo aver affrontato la malattia: “Ho avuto due tumori al seno in cinque anni, so di avere un piede nella fossa. Tutto ciò che avrò d’ora in avanti sarà un bonus”. Nella vita sono altri i valori, ci si accorge di questo solo troppo tardi, a volte: “Sono felice per la mia vita. Sono felice di essere viva”.

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