Un gruppo di ricercatori canadesi sostiene che tutti i personaggi di Winnie the Pooh rappresentino una malattia diversa, e alcuni, come il protagonista, anche più di una
Uno dei personaggi dell’infanzia più amati e popolari della storia è stato recentemente messo in discussione da una ricerca condotta da un gruppo di ricercatori canadesi che sostiene, senza mezzi termini, che Winnie the Pooh e i suoi amici siano la rappresentazione di malattie mentali. Il capolavoro generazionale sulla truppa del Bosco dei Cento Acri è stato attentamente analizzato in un articolo accademico. Poi pubblicato nel 2000 sul Canadian Medical Association Journal. Il titolo? Pathology in the Hundred Acre Wood: A neurodevelopmental perspective on A.A. Milne, della dottoressa Sarah E. Shea, in collaborazione con Kevin GOrdon, Ann Hawkins, Janet Kawchuk e Donna Smith.
L’articolo descrive, con accurata precisione, una serie di disturbi mentali di cui soffre ogni singolo componente dell’allegro gruppo di amici creati dalla penna di A.A. Milne. Iniziando dal protagonista, Pooh, possiamo constatare che soffra di Disturbo da deficit di attenzione. È , infatti, disordinato, maldestro, ha memoria corta e sta sempre con la testa tra le nuvole. Inoltre, secondo lo studio, Pooh dimostra di avere eccessiva impulsività, comportamenti ripetitivi e borderline, fissazioni. Insomma, tutte caratteristiche che fanno pensare a un Disturbo Ossessivo Compulsivo. E la sua dipendenza dal miele avrebbe facilitato, nel corso del tempo, la sua obesità.
Pimpi, il suo simpatico amico rosa, soffrirebbe invece di disturbo d’ansia generalizzato, che lo porta ad essere costantemente impaurito e ansioso, reazioni che spiegherebbero anche l’orecchio “offeso”. Per quanto riguarda Tigro e IhOh il ragionamento è molto semplice. L’uno soffre di ADHD, ovvero Disturbo del neuro sviluppo, caratterizzato dalla difficoltà a mantenere l’attenzione e la difficoltà di controllare il proprio comportamento. Mentre l’altro, forse il più ovvio, di depressione, probabilmente causata da qualche trauma passato.
Poi è il turno di Uffa, il saggio gufo, e Tappo. Il primo è dislessico mentre il secondo soffre di disturbo ossessivo compulsivo, abbinato a una personalità narcisistica che spiega il suo continuo bisogno di pulizia e di ordine, alla cui base vi è un’evidente vena di presunzione.
Per concludere l’unico membro del gruppo umano, ovvero il giovane Christopher Robin. Su di lui i ricercatori non si sono espressi nello specifico ma lasciano intendere che soffra di schizofrenia. Se lo vediamo sotto questo punto di vista tutto l’universo del Bosco dei Cento Acri assume un aspetto completamente diverso. In parole povere si può supporre che tutti i suoi amici colorati siano solamente un sintomo della sua schizofrenia. I ricercatori per quanto riguarda il suo profilo si soffermano anche su alcuni segni di difficoltà ad apprendere, in ambiente scolastico, e a problemi di identità di genere.