La vittima ha raccontato pubblicamente la nefandezza compiuta dal suo fotografo nel giorno del matrimonio: l’uomo l’ha filmata nuda mentre la donna si cambiava nella propria stanza personale

Episodio shock al matrimonio: un fotografo, ingaggiato per l’evento ed in confidenza con la sposa, filma nuda la donna a sua insaputa, installando una telecamera nascosta nella stanza personale di Michelle, la vittima della vicenda. A denunciare pubblicamente i fatti è proprio lei, ex modella di nome Michelle Pharo, che ha colto l’uomo in flagrante proprio nel giorno delle nozze, rovinate dalla nefandezza. “Sfogliare l’album è un trauma”: le immagini del grande giorno suscitano emozioni contrastanti, condizionate dall’autore di quegli scatti. Lo stesso che ha compiuto il reato, del quale pagherà con l’arresto, accusato di voyeurismo.

Il rapporto tra i due

La vittima: Michelle Pharo.

Michelle e il fotografo, tale David Glover, erano amici, oltre che collaboratori professionali. Conosciutisi proprio per lavoro, i due hanno cominciato a collaborare, incontrandosi in più occasioni. Lei, ormai, si fidava. “Mi ha fotografata in biancheria intima, costumi da bagno e abiti da sera per il mio portfolio di modella”. Dunque, non vedeva nel suo fotografo un potenziale molestatore o una persona inaffidabile, ma un inappuntabile professionista capace di svolgere il proprio lavoro. “David mi faceva sempre sentire a mio agio – ha proseguito l’ex modella – e mi diceva che stavo bene. Ho sempre adorato le foto che mi ha scattato”.

Il responsabile: David Glover.

Il rapporto tra i due era diventato così confidenziale che Michelle si è convinta ad invitare David al proprio matrimonio. L’uomo, però, invece di affiancare e sostenere l’amica nel giorno più importante della sua vita, si è rivelato un “porcone” e, dall’indagine aperta e dai documenti rilevati al momento, è venuta a galla un’altra agghiacciante verità: non è stato il primo caso. Gli investigatori hanno trovato oltre 900 video che appartengono ad almeno 100 donne, sempre nella medesima situazione: immortalando i momenti in cui le vittime si cambiavano.

Alla fine il fotografo si è dichiarato colpevole di cinque capi di imputazione per voyeurismo ed è stato condannato ad un anno e otto mesi di reclusione. La condanna è giunta a marzo di quest’anno ma la vicenda è venuta fuori solo ora,

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