Monica Bellucci nell’ultima intervista rilasciata a Elle France, oltre a svelare il suo amore per Tim Burton, con cui, tra l’altro, lavorerà nel film: Beetlejuice, ha parlato di molti temi importanti. In particolare, Monica Bellucci ha raccontato di come il suo corpo, agli esordi, ha rischiato di bloccare la sua carriera d’attrice di primo livello e di come ha impedito che ciò accadesse.
Potrebbe interessarti anche: Monica Bellucci e Tim Burton, la coppia è ufficiale: “Lo amo” e lei sarà nel suo prossimo film
Considerata tra le donne più belle del mondo, Monica Bellucci ha raccontato anche di come il suo aspetto avrebbe potuto limitarla nel corso della sua carriera
Monica Bellucci è considerata da anni ormai, tra le più affascinanti e belle donne del mondo. Nel corso della sua lunga carriera ha recitato in svariati ruoli, sia al cinema che a teatro e proprio a breve sarà disponibile una versione rimasterizzata del film Asterix e Obelix: Missione Cleopatra. Pellicola dove la Bellucci interpretava la regina d’Egitto.
Tuttavia, la carriera dell’attrice italiana, per sua stessa ammissione, sarebbe potuta essere limitata dal suo aspetto fisico. Infatti, Monica Bellucci a Elle France ha rivelato che il suo corpo si sarebbe potuto rivelare un difetto più che un pregio. Infatti, l’iconica bellezza mediterranea, della Bellucci, da sempre prorompente, avrebbe potuto limitare la sua carriera nel mondo del cinema. Monica, però, ha confidato al giornale transalpino di aver utilizzato il suo corpo, svincolandolo da ogni sentimento negativo e caricandolo di valenza costruttiva e artistica. Fino a renderlo un’arma a suo vantaggio.
Le parole di Monica Bellucci: “Un certo fisico è un’arma a doppio taglio”
Nello specifico le parole dell’attrice e modella italiana sono state:
“Avere un certo fisico è un’arma a doppio taglio: crei curiosità e distanza. Ma piuttosto che trovarmi bloccata, impacciata, ostacolata da questo fisico, ho scelto di giocarci e accontentarmi. Così ho usato il mio corpo per accedere a ruoli potenti. Piuttosto che nascondere quel corpo, deprecandolo, l’ho usato per dare vita a quei personaggi che sapevo avrebbero potuto portarmi oltre”.