In una lunga intervista, la bella attrice rivela il disagio provato dopo aver tentato la via dei “ritocchini” che la stessa Mariagrazia Cucinotta non condivide in pieno: ecco cosa le è successo dopo aver fatto il botox
Lo ammette: “Non sono riuscita a resistere alla tentazione dei ritocchini”, parola di Mariagrazia Cucinotta che racconta come si sia lasciata convincere a fare il botox alla fronte. “Troppe rughe”, le dicevano. Eppure lo ha fatto, è caduta in tentazione. Proprio lei che non ha mai approvato, pur non disprezzando. Ma assicura: “Ci ho provato a resistere”. La missione è stata fallita. Oggi ha 54 anni e quest’anno sarà la madrina del XII Premio Massimo Troisi. Lei si dice “felice di invecchiare”, si definisce “uno shar pei” e le va “bene così”. Eppure qualche voce di troppo, insistendo, l’ha portata su quella strada che non le interessava. “Così ho fatto pochissimo botulino – racconta – due settimane terribili”.
Ne descrive la sensazione: “Mi sembrava di avere una tegola sulla fronte”. I movimenti erano pressoché impossibili, dunque “dovevo alzare le sopracciglia con le dita per truccarmi”. Un incubo che non vuole vivere e non le appartiene, ma tant’è: “Io voglio essere libera di muovere la faccia”.
Le molestie: “Se non vieni con me non ce la farai”
Nell’intervista rilasciata a Repubblica c’è spazio anche per discorsi più seri come le molestie subite durante la sua crescita professionale, mentre faceva carriera. Lei è stata una delle vittime: “Esistono – le molestie (ndr) – Quando ci provavano ero terrorizzata, pensavo solo: ‘Riuscirò a uscire da questa stanza?'”. Un incubo, vivere così. Quando si ribellava, ad ogni “no” pronunciato, “ribattevano che non ce l’avrei mai fatta”. Ma non è mai scesa a compromessi: nessun ricatto per Mariagrazia. L’attrice è la “prova che i ‘no’ si possono e si devono dire”. L’ambiente è stato il nemico numero uno ripensandoci ora, a posteriori: “Mi hanno fatto sentire spesso sbagliata: troppo appariscente, troppo seria, troppo tutto. Prima il carattere, poi c’è l’involucro. In questo l’America è meravigliosa: dalle teste ai corpi, la diversità è una ricchezza”.