Un funzionario indiano ha fatto svuotare un’intera diga di 2 milioni di litri per cercare il telefono cadutogli accidentalmente dentro

Ci ha messo tre giorni il funzionario indiano a far pompare circa due milioni di litri d’acqua fuori dalla diga per recuperare il suo telefono. Nella giornata di domenica, Rajesh Vishwas, mentre si faceva un selfie, ha fatto scivolare il suo smartphone nell’impianto idrico. Così si è adoperato in tutti i modi per usare la sua posizione politica per recuperare l’oggetto del valore di 100.000 rupie (1.200 euro circa). La diga di Kherkatta, nello stato centrale di Chhattisgrh, è stata completamente svuotata.

Sono stati pompati per tre giorni più di due milioni di litri d’acqua destinati all’irrigazione di 6 chilometri quadrati di terreni agricoli. Questi i dati riportati in una lettera inviata dal dipartimento di stato al funzionario e resa pubblica dalla BBC.

L’abbietto procedimento è stato interrotto dall’arrivo di un altro funzionario avvisato da una serie di denunce fatte alle autorità.

La discolpa del funzionario

Vishwas si è subito giustificato affermando che nel dispositivo ci fossero dati governativi di vitale importanza. Ciononostante, il funzionario è stato accusato di abuso di potere e sospeso dal suo incarico.

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In seguito alla denuncia e alla sospensione l’uomo ha tentato di respingere le accuse di abuso della sua carica. Ha, infatti, asserito di essere in buona fede, sostenendo che l’acqua prosciugata fosse stata presa dalla parte della diga in piena e dunque “non utilizzabile”.

La sospensione e la multa

Come riportato dal quotidiano arabo in lingua inglese The National, la vicenda ha attirato l’ira della classe politica indiana. Un portavoce del partito politico opposto si è soffermato sulla vicenda dicendo che “L’acqua – ha detto il portavoce di stato al quotidiano arabo – avrebbe potuto essere impiegata meglio in un paese in cui diverse regioni affrontano carenze idriche, specialmente nei mesi estivi.”

A dispetto, però, delle critiche e dell’esternazioni di sbigottimento, è di qualche ora fa la notizia secondo cui al dirigente indiano è stato ordinato di pagare una multa di 53.092 rupie. Esattamente 600 euro. Una cifra che tutto sommato, al pari dell’atto commesso, risulta paragonabile a un banale e lieve pizzicotto.

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