Nella mattinata di giovedì 8 febbraio, nel quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio, Lino Pinto, un’ex guardia giurata 54enne, ha ucciso sua moglie, la 48enne Eva Karniska, a coltellate. Poi, si è ucciso, presumibilmente avvelenandosi. Per diverse ore, però, l’uomo è stato seduto sul davanzale della finestra al terzo piano, mentre imbracciava una pistola dalla quale ogni tanto faceva partire un colpo.
Chi è Lino Pinto l’uomo che ha ucciso la moglie prima di suicidarsi
Lino Pinto probabilmente aveva già ucciso sua moglie quando dalla finestra del suo appartamento, fumava e rispondeva alle domande di chi tentava di tranquillizzarlo. “Nun so’ pazz” diceva, e in effetti dai racconti dei conoscenti, il 54enne viene descritto come una persona mite. “Io lo conoscevo a Pasquale, era una persona per bene, normale”. Il 54enne, però, negli ultimi tempi stava attraversano momenti difficili dal punto di vista economico. Lino Pinto, infatti, di mestiere faceva la guardia giurata. Poi, in seguito a un tentativo di rapina della sua pistola, che lo ferì a una gamba, perse il lavoro. Da quel momento il 54enne non è stato più lo stesso. Per tanto tempo ha tentato di arrangiarsi con lavori saltuari, ma la stabilità economica ha iniziato a vacillare sempre più, così come quella mentale.
Potrebbe interessarti anche: Tragedia in superstrada, non sente le sirene e si schianta contro l’automedica: morto un 79enne
La coppia aveva 3 figli di 14,16 e 18 anni
Alla fine, la vicenda di Lino Pinto si è conclusa con le forze dell’ordine che hanno sfondato la porta e trovato la moglie uccisa a coltellate. Il 54enne era poco distante, anche lui senza vita, che probabilmente si è tolto con del veleno. L’uomo ha lasciato orfani i suoi 3 figli: una ragazzina di 14 anni e un adolescente di 16, che mentre accadeva la tragedia erano a scuola. Il più grande, di 18 anni, invece, era in gita scolastica ed è stato l’ultimo ad essere informato.
Continua a leggere su Chronist.it