Dopo giorni di ricerche incessanti, Filippo Turetta è vivo ed è stato arrestato in Germania con l’accusa di omicidio.

Filippo Turetta è vivo ed è stato arrestato vicino Lipsia con l’accusa di omicidio di Giulia Cecchettin, la sua ex fidanzata trovata morta nella giornata di ieri, nei pressi del lago di Barcis, in provincia di Pordenone.  Il 22enne era scomparso con la giovane. Il giovane è stato fermato sull’autostrada A9, all’altezza della cittadina di Bud Durremberg.

Filippo Turetta è stato arrestato in Germania, le ipotesi

Il 22enne Filippo Turetta è stato ritrovato ed è stato fermato in Germania. Al momento è indagato per l’omicidio di Giulia Cecchettin. Si ipotizza che Filippo abbia premeditato la fuga, ricercando anche sul web un kit per la sopravvivenza e itinerari per potersi allontanare dall’Italia. Tuttavia, secondo l’accusa, Filippo Turetta avrebbe ucciso l’ex fidanzata con alcune coltellate tra collo e testa, colpendola anche alle spalle. Oltre ciò, sarebbe stata caricata a forza nell’automobile da Turetta, secondo le immagini immortalate dalla telecamera di un’azienda di Fossò.

Le ipotesi

Stando a quanto riporta l’Ansa, Giulia era già morta quando è stata lanciata nella scarpata. Infatti, sembrerebbe che le coltellate inferte alla 22enne, alla testa e al collo, siano state molto profonde.

Le parole dello zio della 22enne: “Sono vicino alla famiglia di Filippo”

Tra la notte di sabato 11 e domenica 12 novembre, erano scomparsi Giulia Cecchettin e Filippo Turetta. I due sono stati immortalati a Fossò, mentre stavano litigando. La videosorveglianza dell’azienda ha immortalato il video dell’aggressione, in cui la 22enne è stata ferita. Dopo alcuni giorni di ricerca, nella giornata di ieri è arrivata la terribile notizia del ritrovamento del corpo della 22enne. Il dolore dei familiari è tanto, inimmaginabile. Nonostante ciò, lo zio della ragazza, intervistato da Fanpage.it, ha dichiarato di sentirsi molto vicino alla famiglia Turetta per ciò che sta accadendo:

“Giulia rappresenta le donne che possono subire violenza da qualcuno. È giusto che si faccia attenzione, non c’erano mai stati episodi così gravi da poter far pensare che un ragazzo potesse compiere questi gesti. Presumo che Filippo possa aver avuto uno ‘scatto’, uno scatto che nessuno poteva immaginare, neanche i suoi genitori. Io in un certo senso mi sento molto vicino anche alla sua famiglia perché hanno un dolore enorme, ancora più grande del nostro, per un figlio che hanno tirato su con tutte le buone intenzioni, quelle di far crescere un figlio sano, maturo, che si creasse una famiglia e proseguisse negli studi. I genitori sicuramente avranno un dolore enorme”.

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Gino Cecchettin: “Una parte di me se ne va, devo essere forte”

Oltre allo zio della giovane, anche il padre di Giulia, Gino, ha tenuto a spendere due parole per sua figlia e per l’accaduto, sottolineando il dolore “atroce”:

“Il dolore è tanto, inimmaginabile, atroce. Una parte di me che se ne va. Aveva solo 22 anni… una vita davanti spezzata, senza un motivo logico. Posso capire una malattia, un incidente, ma questo è il modo più inconcepibile. Non te ne fai una ragione. Ma devo essere forte, per gli altri ragazzi, Elena e Davide. Devono, dobbiamo ripartire. Erano tre fratelli unitissimi”.

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