Il corpo di un ragazzo di 30 anni è stato ritrovato nel bacino artificiale della Darsena, a Milano. Non è ancora chiaro se si tratti di una caduta o di un suicidio.
Tragedia a Milano Navigli, dove un ragazzo di 30 anni è precipitato all’interno del bacino acqueo artificiale della Darsena: si cerca di capire se si tratto di una caduta accidentale o di un suicidio.
Il dramma si è verificato nella serata di giovedì 11 maggio: alcuni passanti hanno assistito alla scena e uno di essi ha subito allertato i soccorsi.
Insieme ai sanitari del 118, sono giunti anche i vigili del fuoco, che dopo diverse ore di ricerche, hanno recuperato il corpo dell’uomo.
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La segnalazione e la tragica scoperta
La segnalazione è arrivata intorno alle ore 21 di giovedì 11 maggio, quando un uomo che si trovava in via Vigevano ha segnalato al 112 di aver visto in lontananza una persona che si stava buttando in acqua, riferendo anche di non averla vista riemergere.
Pertanto, immediatamente, i vigili del fuoco si sono attivati nell’operazione di ricerca del ragazzo.
Il corpo senza vita del 30enne di origini asiatiche è stato rinvenuto intorno a mezzanotte.
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Tragedia in Darsena: ipotesi suicidio, disposta l’autopsia
Tuttavia, una volta ritrovato il corpo del 30enne precipitato nella Darsena, a Milano, ormai era troppo tardi: la vittima era già morta, probabilmente a causa di un suicidio.
Infatti, l’ipotesi più probabile secondo gli inquirenti è che il giovane, di origini asiatiche, si sia lasciato cadere all’interno del bacino artificiale. Molti testimoni sono stati ascoltati: infatti, la tragedia si è verificata in una delle zone più affollate della movida milanese.
Intanto, il pm di turno ha comunque disposto l’autopsia per chiarire le cause del decesso del 30enne.
