Un uomo di 46 anni è stato arrestato per aver violentato la figlia per anni e anni: la ragazzina oggi ha 11 anni, subisce abusi da quando ne aveva 3. Inoltre, il mostro avrebbe filmato la scena e proposto di fare sesso a tre con l’ex compagno

Ancora violenza sessuale a Milano: un uomo di 46 anni è stato arrestato per aver violentato la figlia per anni e anni, da quando la piccola, oggi 11enne, aveva appena 3 anni.
Ma la vergogna non finisce qui: addirittura, il padre ha filmato gli abusi e proposto all’ex compagno di fare sesso a tre con la figlioletta.
Proprio l’ex compagno ha denunciato l’accaduto ai carabinieri, mostrando loro una chat Whatsapp in cui gli chiedeva di avere rapporti sessuali con la ragazzina.
Il 46enne è finito in manette con l’accusa di violenza sessuale aggravata e produzione di materiale pedopornografico.

Potrebbe interessarti: Violenza sessuale a Milano: 31enne stuprata nel bagno di una discoteca

Abusa della figlia nel camper per anni

Dopo la denuncia da parte dell’ex compagno, gli inquirenti hanno ricostruito l’orribile vicenda.
Secondo gli agenti, l’orco avrebbe abusato dell’11enne da quando aveva tre anni.
Avrebbe violentato la figlia piccola per anni e avrebbe filmato le scene all’interno del camper in cui vive, alle porte di Milano. Quando ha proposto all’ex compagno di fare sesso a tre con la ragazzina, l’uomo non ha potuto fare altro che denunciarlo. Così, per il 46enne sono scattate le manette.

Potrebbe interessarti: Omicidio piccolo Evan, Salvatore Blanco tenta il suicidio in carcere: chiesta perizia psichiatrica. L’ombra di abusi sessuali sul bimbo di 2 anni

L’accusa del Gip: “Evidente perversione e desiderio di includere altri soggetti negli abusi”

Dunque, la testimonianza dell’ex compagno e le immagini esplicite inviate via Whatsapp hanno evidenziato uno scenario inquietante.
Il gip ha sottolineato la pericolosità del 46enne nell’ordinanza di custodia cautelare, come si legge nel comunicato.

“È evidente l’attuale e concreta pericolosità dell’arrestato, perché manifesta non solo una particolare propensione al compimento di violenze e atti sessuali nei confronti della figlia minore, ma anche un’evidente perversione e desiderio di includere altri soggetti negli abusi”.

Continua a leggere su Chronist.it