Il 35enne Silvio Maisti è morto dopo aver accusato un malore mentre era in crociera: aveva appena avanzato la proposta di matrimonio alla sua compagna. I familiari sostengono che i soccorsi siano arrivati in colpevole ritardo

Silvio Maisti, 35enne di Valmontone, provincia di Roma, ha accusato un malore ed è morto mentre si trovava in crociera con la sua compagna: le aveva appena organizzato la proposta di matrimonio.
La vicenda si è verificata domenica 30 aprile nelle acque maltesi.
Secondo quanto ricostruito finora, intorno alle 6.30, la nave da crociera era diretta di rientro verso il porto di Civitavecchia.


Silvio si trovava nella cuccetta della nave, in compagnia della sua ragazza e del figlio piccolo, quando improvvisamente si è sentito male. Probabilmente è stato colto da un infarto.
Ma i familiari non ci stanno e alzano la voce, sostenendo che se i soccorsi fossero arrivati in tempo, avrebbero potuto salvare la vita al 35enne.

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Silvio Maisti è morto a causa di un malore sulla nave da crociera, dopo la proposta di matrimonio alla sua compagna

I familiari minacciano di agire per vie legali: “Il comandante non ci ha fatto nemmeno le condoglianze”

Come ha dichiarato Carlo Tirolo, futuro suocero di Silvio, intervistato ai microfoni di Nuova Tribuna, i soccorsi sarebbero stati allertati immediatamente.

Ma sono arrivati con forte ritardo, quando ormai non c’era più niente da fare. Nell’attesa che arrivassero i paramedici siamo stati lasciati senza alcuna assistenza e il comandante della nave da crociera non ci ha fatto nemmeno le condoglianze“.

Ha accusato indignato il signor Tirolo.

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Dunque, i familiari della vittima colpita da un malore sulla nave da crociera, subito dopo aver avanzato la proposta di matrimonio alla compagna, vogliono vederci chiaro.
Infatti, minacciano di agire per via legali per far luce sulla tragedia che ha colpito Silvio.
La famiglia intende capire se effettivamente i soccorritori e il personale della nave da crociera abbia delle responsabilità.
Infatti, una volta giunti sul posto, ormai era troppo tardi. I paramedici non hanno potuto far altro che constatare il decesso del 35enne di Valmontone.
Così, la sua salma si trova ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, presso l’obitorio dell’ospedale San Paolo di Civitavecchia.

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