Si infittisce il caso di Arben Salliu, morto ustionato mentre stava svolgendo dei lavori di saldatura. Il titolare dell’azienda non avrebbe allertato i soccorsi e lo avrebbe invitato a nascondere l’incidente
Arben Salliu è morto ustionato lo scorso 4 aprile, mentre stava svolgendo dei lavori di saldatura: il suo capo non avrebbe chiamato i soccorsi, anzi, avrebbe invitato l’operaio a mascherare l’incidente.
L’uomo di origini albanesi, ma residente a Cantarana, frazione di Cona, ormai da anni, non stava svolgendo le sue solite mansioni come addetto alla piegatura dei metalli.
Per motivi ancora tutti da chiarire, mentre era nella sede di Campania Lupia della Fer service Srl, è avvenuto l’incidente che ha portato alla morte di Arben.
Le ferite si sono rivelate subito serie tanto da richiedere l’intervento dei soccorritori, ma nella sede veneta dell’azienda bergamasca gli operatori del 118 non sono mai arrivati.
Secondo quanto denunciato dalla moglie Mira e dalla figlia di Arben, che è poi morto il giorno successivo, il 5 aprile, a causa proprio di quelle ustioni che gli hanno provocato un arresto cardiaco, l’uomo in ospedale ci è andato sulle sue gambe, accompagnato soltanto da un suo collega.
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Il titolare dell’azienda: “Dì che ti sei fatto male a casa”
Intanto, la Procura di Venezia ha aperto un’indagine e ha iscritto nel registro degli indagati il titolare della società per la quale Arben lavorava.
Lo scorso 15 aprile, l’autopsia del cadavere è stata effettuata, disposta dal pm a carico dell’inchiesta.
La moglie Mira ora vuole giustizia: l’avvocato Omar Bottaro prenderà le sue difese.
Infatti, il capo dell’azienda avrebbe suggerito all’operaio di mascherare l’incidente, dicendo ai medici che si era fatto male a casa.
Giunto all’ospedale di Piove di Sacco, Arben è stato ricoverato immediatamente, a causa delle condizioni critiche in cui è stato trovato. Trasferito d’urgenza al Centro Grandi Ustioni di Padova, Salliu è morto nella notte a causa di un arresto cardiaco.
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Anche la Cgil di Venezia ha accusato l’azienda di aver volutamente nascosto l’incidente.
Se necessario, ha sottolineato il segretario Daniele Giordano, il sindacato si costituirà parte civile.
Infatti, l’azienda non ha mai comunicato nulla a riguardo.