Pauline Caster alla fine ha confessato, ha ucciso suo marito calpestandolo per più di novanta minuti. Nell’ottobre del 2021 era stata accusata di aver commesso l’omicidio dell’uomo, Kevin Caster, di 43 anni, veterano dell’esercito del Regno Unito.

I coniugi vivevano a Rotherham, contea del South Yorkshire, avevano tre figli e una relazione difficile, fatta di continui litigi e discussioni che spesso sfociavano in episodi di violenza, probabilmente causati dal continuo utilizzo di alcol e droga.

La ricostruzione dell’omicidio: la confessione della 44enne

La sera del 19 ottobre del 2021 la donna inglese, di 44 anni, probabilmente sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti, era stata avvistata mentre correva per strada gridando a tutti che Kevin Caster era morto. Allertati i soccorritori, l’uomo veniva rinvenuto disteso sul pavimento della loro casa incosciente, in gravissime condizioni e con svariate lesioni che di lì a poco avrebbero causato il suo decesso in ospedale.

Pauline Caster, interrogata dalla polizia del South Yorkshire aveva fornito agli inquirenti versioni contrastanti dell’accaduto, raccontando inizialmente di una lite con il proprio partner e successivamente ritrattando la propria testimonianza, indicando le lesioni come conseguenza dell’assunzione di pillole per l’epilessia che gli avevano causato un violento attacco.

Tuttavia, ulteriori testimoni avevano dichiarato alla polizia di aver sentito i due coniugi litigare la notte del 19 ottobre e nello specifico avevano visto la donna inglese urlare e «fare gesti violenti». A confermare la tesi dell’omicidio furono infine i filmati a circuito chiuso della casa di Pauline e Kevin che immortalavano la donna intenta a calpestare ripetutamente suo marito, mentre si trovava già svenuto sul pavimento.

Nonostante le prove schiaccianti a suo carico, Pauline Caster, immediatamente accusata del brutale omicidio di suo marito, ha inizialmente negato tutte le accuse, per poi confessare il delitto solo alla terza udienza del processo a suo carico, che si è tenuto alla Sheffield Crown Court.

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