Versioni differenti sulla dinamica dell’incidente tra il macchinista del tram e l’attaccante della Lazio Ciro Immobile. “All’improvviso quella macchina ci è venuta addosso come un missile”

È ancora tutta da chiarire la dinamica dell’incidente che ha coinvolto l’attaccante della Lazio Ciro Immobile, che nella mattinata di ieri domenica di 17 aprile, si è scontrato con un tram.
Tuttavia, le versioni del bomber biancoceleste e quella del macchinista non coincidono.
Sono le 8:30 e con il capitano della Lazio ci sono le sue figlie Giorgia e Michela, di 10 e 8 anni: le stava accompagnando a un saggio di danza.
Improvvisamente lo scontro, che fa deragliare il tram, mentre il Suv è distrutto nella parte anteriore. Immobile riferisce che è il macchinista è passato con il rosso, mentre il conducente smentisce.

Sono passato con il semaforo verde. All’improvviso quella macchina ci è venuta addosso come un missile. Sono stato sballottato nella cabina, non ho capito più niente e sono svenuto”.

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Il semaforo rosso e lo scontro: la dinamica dell’incidente

Intanto, il centravanti biancoceleste è stato dimesso dal Gemelli, dove ha passato la notte.
Gli agenti della polizia municipale hanno sequestrato i veicoli coinvolti che saranno sottoposti a perizie tecniche.
Tuttavia, le telecamere di vigilanza della zona, piazza delle Cinque Giornate, in Prati, sono fuori servizio: dunque, gli inquirenti stanno cercando di indagare sul sistema di sincronizzazione dei semafori.
Un’ipotesi è che il tram abbia avuto il via libera e che il calciatore si sia ritrovato all’incrocio dopo essere passato con il giallo. Per chiarire la dinamica potrebbero essere fondamentali alcune testimonianze come quella dell’automobilista che ha raccontato di aver visto Immobile con il suo Range Rover Defender passare l’incrocio da Lungotevere delle Armi e cercare di evitare il tram, ma non ci è riuscito.

Nell’impatto sono state coinvolte 9 persone: entrate in codice verde e in due in giallo fra gli ospedali San Giovanni, Santo Spirito e Policlinico Umberto I, quella in condizioni più serie è una donna di 60 anni.
Intanto, il macchinista dell’Atac, 45enne, è stato dimesso in mattinata dal Policlinico Umberto I con sette giorni di prognosi. Sia il sindaco di Roma Roberto Gualtieri che il presidente della Lazio Claudio Lotito hanno contattato il conducente per sincerarsi delle sue condizioni.

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Incidente Immobile, il macchinista: “Ditemi che le figlie stanno bene”

Immobile d’altronde ha passato una notte tutto sommato tranquilla al policlinico Gemelli, con un respiro stabile, nonostante l’XI costola rotta, perché non tocca il polmone, e il trauma alla colonna vertebrale. Sta meglio la figlia minore, Giorgia, già dimessa dal Bambino Gesù.
La maggiore invece, Michela, che ha accusato una piccola lesione al fegato, è stata il pensiero fisso del bomber azzurro. Dopo l’ultima valutazione dovrà rimanere ancora in ospedale: Immobile ha chiesto di rimanere al suo fianco. Non dovrebbero esserci problemi affinché venga accolta la richiesta del calciatore.

Dunque, anche il pensiero principale del conducente è rivolto alle due figlie dell’attaccante.

Il mio pensiero fisso è sapere come stanno quelle due bambine, le figlie del calciatore

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