A Chieti, un 29enne studente di medicina si è suicidato, impiccandosi a una corda. Dietro il gesto estremo ci sarebbero bugie sugli esami universitari. La verità in un diario

Ennesima tragedia causata dagli studi universitari a Chieti. Uno studente 29enne, originario della provincia di Brindisi, si è suicidato nella sua abitazione. La motivazione del folle gesto sarebbe scritta in un diario che gli agenti hanno trovato sul luogo del gesto estremo: il ragazzo aveva mentito ripetutamente i suoi genitori riguardo gli esami universitari. Troppo grande il peso che portava sulla coscienza, così ha deciso di togliersi la vita, impiccandosi a una corda.
A trovare il cadavere è stata la sorella, che vive con lui fuori sede.

Nel pomeriggio di giovedì 6 aprile, la ragazza è rientrata a casa e ha trovato il fratello impiccato. Profondamente scossa, ha immediatamente chiamato i soccorsi: tuttavia, quando i sanitari del 118 sono giunti nell’appartamento nei pressi del villaggio del Mediterraneo, era ormai troppo tardi.
Antonio Luigi C. era morto e i medici non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

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Un altro gesto estremo legato agli studi: uno studente su tre racconta bugie ai genitori

Il 29enne brindisino, che studiava a Chieti, ha svelato i motivi del suicidio in un diario rinvenuto in casa dagli inquirenti. Nelle 42 pagine del bloc notes, il giovane parlava di un senso di smarrimento perenne, legato al suo rendimento universitario. Inoltre, le bugie che raccontava ai genitori rappresentavano un peso insopportabile per l’aspirante medico.
Antonio Luigi era indietro con gli studi e questo stato di agitazione era culminato in una forte depressione che lo hanno spinto a togliersi la vita, approfittando dell’assenza della sorella.

Intanto, la polizia sta cercando di indagare a fondo per scoprire eventuali e ulteriori dettagli, mentre la salma è a disposzione dell’autorità giudiziaria.

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Quello del 29enne è soltanto l’ultimo caso di suicidio legato al rendimento universitario. I dati raccolti da un’indagine effettata dal portale Skoula.net svelano che su 1100 ragazzi, almeno uno studente su tre mente sugli esami universitari. Di questi, uno su quattro ha confessato di dire bugie per non destare preoccupazioni nei genitori, mentre uno su cinque lo fa per “evitare scontri a casa”.

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