Un’altra immane tragedia sul lavoro, un’altra vittima giovanissima: Massimo era un operaio di 23 anni, morto in circostanze tragiche per aver erroneamente urtato dei pannelli di cemento con il braccio meccanico posto sul camion. L’incidente, verificatosi ieri mattina intorno alle ore 6.30, è stato fatale. Nonostante il repentino intervento dei soccorsi e dei vigili del fuoco che hanno rimosso i pannelli di cemento, Massimo è stato ritrovato senza vita.

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Ennesimo incidente e morte sul lavoro, Massimo Pezza perde la vita schiacciato da tonnellate di cemento in via Stella Polare 21, a Fonte Nuova, in provincia di Roma: la dinamica

La tragedia è avvenuta esattamente in via Stella Polare al civico 21. Come ogni mattina, il ragazzo aveva appena cominciato il proprio turno di lavoro. Durante le manovre con il braccio meccanico, ha colpito per sbaglio le lastre di cemento che in pochi istanti lo hanno sommerso. Massimo non ha avuto il tempo di ragionare e spostare il mezzo per mettersi in salvo. Il 23enne è stato travolto dai blocchi di malta che pesavano tonnellate.

Operaio di 23 anni muore sul lavoro, travolto da tonnellate di cemento: chi era Massimo Pezza. Il giovanissimo operaio è morto sul colpo. Dopo l’incidente, i suoi colleghi hanno immediatamente allertato i soccorsi ma non c’è stato nulla da fare. Presenti sul posto anche i carabinieri per i rilievi. “Per la statistica quella di Massimo Pezza è la prima morte bianca del 2023 in provincia di Roma – ha scritto sui social Eleonora Panzardi, Consigliera Comunale di Fonte Nuova – ma dietro questo numero freddo e asettico c’è la vita di un ragazzo di appena 23 anni morto schiacciato dal crollo del soffitto di un capannone mentre svolgeva il suo lavoro”.

“Un dolore enorme e inaccettabile per la nostra comunità e per la comunità di Collevecchio, Comune della Sabina in cui Massimo viveva, a cui mi stringo con affetto”, ha proseguito la consigliera, ricordando il giovane operaio morto ieri sul lavoro. Quella della sicurezza sul lavoro è una battaglia di civiltà a cui non possiamo sottrarci”.

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