Giovanni Andriano, maresciallo dei carabinieri, si è spento oggi nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Maurizio di Bolzano dopo essere stato travolto da una valanga sulle Dolomiti lo scorso martedì. Il cuore del militare si è fermato dopo tre giorni di agonia. Il 49enne lascia la moglie e un figlio di 5 anni.

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Giovanni Andriano, maresciallo dei carabinieri, muore dopo essere stato travolto da una valanga in Val Chadul, Bolzano, sulle Dolomiti: la ricostruzione della tragedia avvenuta martedì 10 gennaio, il 49enne lascia la moglie Angela e il figlio Sergio di appena 5 anni

La tragedia risale allo scorso martedì 10 gennaio, quando il carabiniere, in compagnia di due colleghi, stava completando l’addestramento in Val Gardena. Dopo la terribile valanga, l’uomo è stato sommerso da oltre due metri e mezzo di neve. Dopo aver scavato a lungo, Giovanni è stato rinvenuto quando la temperatura corporea era pericolosamente scesa a 25 gradi.

Muore a 49 anni il maresciallo dei carabinieri travolto da una valanga sulle Dolomiti lo scorso martedì: chi era la vittima. Sebbene il medico d’urgenza sia riuscito a praticare con successo le manovre rianimatorie, l’uomo si è spento oggi, dopo tre giorni in cui ha lottato per la vita. Il militare lascia la moglie Angela e il figlio Sergio di cinque anni. Originario di Torino, era grande appassionato della montagna e amava il suo lavoro. Tra le altre cose, gestiva il sito web “Emozioni Alpine”. Si tratta di una guida per chi condivideva come lui la passione per la montagna,. Inoltre, era formatore al Centro di Addestramento Alpino dei Carabinieri in Selva di Val Gardena.

Il messaggio di Sergio Mattarella

Maresciallo dei carabinieri travolto sulle Dolomiti, muore oggi dopo tre giorni dall’incidente: il messaggio del presidente della Repubblica. Di seguito, il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Ho appreso con profonda tristezza la notizia del decesso in ospedale del Luogotenente Carica Speciale dei Carabinieri Giovanni Andriano, istruttore del centro addestramento alpino, a seguito dell’episodio dello scorso 10 gennaio quando era stato travolto da una slavina mentre si trovava in attività addestrativa di servizio in Val Gardena. In questa dolorosa circostanza – ha aggiunto Mattarella nel messaggio rivolto al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C. A. Teo Luzi, in merito alla morte del maresciallo dopo l’incidente sulle Dolomiti – desidero esprimere a lei, signor Comandante Generale, ed all’Arma dei Carabinieri la mia solidale vicinanza”.

Giovanni, inoltre, aveva dedicato la Via Angela sulla parete est del campanile Gardeccia Dolomiti. “La via è stata dedicata ad Angela Benvenuti, mia compagna di vita”.

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