Una donna di 41 anni, Viviana Delego, è morta a Fasano, in provincia di Brindisi, dopo aver partorito due gemelli. La donna era ricoverata da 5 giorni in Rianimazione, all’ospedale Perrino di Brindisi.

Tragedia all’ospedale Perrino di Brindisi, Viviana Delego muore dopo aver partorito due gemelli: la ricostruzione della vicenda, chi è la vittima

I gemelli sono nati con un cesareo d’urgenza il 16 dicembre. La donna si era recata in ospedale la settimana scorsa accusando forti dolori. Proprio per le condizioni critiche della 41enne, i medici hanno deciso di operarla d’urgenza e far nascere i bambini al settimo mese.

Viviana muore dopo aver partorito due gemelli: i piccoli stanno bene. Dopo il cesareo, la donna è stata portata in Rianimazione dove ha subito anche un intervento chirurgico ma il suo quadro clinico è precipitato. Nonostante tutti gli sforzi dei medici di tenerla in vita, la donna è deceduta giovedì mattina. I due gemelli, un maschietto e una femminuccia, sono ricoverati al reparto neonatale Utin ed entrambi stanno bene. Tutta la comunità della frazione fasanese è sconvolta da questa immane tragedia.

Muore dopo aver partorito due gemelli: chi è la vittima. Viviana Delego aveva 41 anni, di professione insegnante. La donna lascia il marito, un giovane ristoratore e un’altra bambina. L’ospedale ha chiarito che la donna è stata vittima di una patologia molto rara e grave collegata alla gravidanza, “l’eclampsia, distacco della placenta e rottura delle membrane” che ha portato ad un’emorragia vastissima.

Donna partorisce due gemelli e muore poco dopo: la ricostruzione dell’Asl brindisina. Per questo amici parenti e conoscenti della donna erano corsi in ospedale per poter donare il sangue cercando di aiutare la neomamma, ma tutti gli aiuti sono risultati vani. “La paziente è stata operata d’urgenza: in corso di taglio cesareo presentava coagulazione intravascolare disseminata (Cid) e atonia uterina – ha sottolineato la Asl – Sono state messe in atto tutte le procedure mediche, chirurgiche e di terapia intensiva previste nel trattamento di questi gravissimi casi”.

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