Franco D’Alessandro è l’ennesimo morto sul lavoro: il corriere per Amazon si è spento improvvisamente a 41 anni. Il furgone è rimasto bloccato nel fango e ha provato a spingerlo fisicamente, poi è stato tragicamente colto da malore improvviso. La tragedia è avvenuta ieri, 11 dicembre, a Ortona, in provincia di Chieti.

Vedi anche: Lavora 14 ore al giorno per una settimana in vista del Black Friday: corriere muore d’infarto nel furgone

Tragedia a Ortona (Chieti), in località San Donato: Franco D’Alessandro, corriere per Amazon, muore a 41 anni, colto da malore improvviso: cercava di sbloccare il furgone impantanato nel fango; chi è la vittima residente a Pescara, l’ira dei sindacati “stop ai morti sul lavoro”

Durante il malore, il 41enne residente a Pescara è riuscito ad allertare i soccorsi. Quando questi sono arrivati sul posto, però, hanno potuto constatare solo il decesso di Franco. “Morire lavorando non è più una notizia in Italia – denuncia in una nota l’Unione Sindacale di Base – già oltre 1000 morti quest’anno, e l’USB non ritiene che siano frutto della cattiva sorte ma una conseguenza di controlli preventivi assenti, un sistema di lavoro basato su ritmi frenetici ed una legislazione inadeguata alla gravità della situazione che si reitera di anno in anno senza che la politica intervenga con decisione e fermezza”.

Corriere Amazon muore improvvisamente sul lavoro: “Non è normale morire, stop ai silenzi”. L’ira dei sindacati non si arresta, la politica non può più “tergiversare” e “rifugiarsi in frasi di circostanza” dinanzi a “tragedie simili”. Da quanto emerge dalla nota, dopo aver appreso della morte di Franco D’Alessandro, l’intenzione dei sindacati è quella di velocizzare i tempi di intervento perché “il tempo è scaduto e servono fatti concreti: non è normale morire”.

Morti sul lavoro nel 2022: le statistiche in Italia ad oggi, il grafico

fonte: focusicilia.it

Corriere Amazon morto sul lavoro: i numeri in Italia. A settembre si segnalavano circa 677 morti sul lavoro, vale a dire una media di tre vittime al giorno da inizio anno ad oggi. Quella denunciata dai sindacati è una strage silenziosa che non va sottovalutata neanche dinanzi al calo di decessi rispetto al medesimo periodo preso in esame lo scorso anno, dove si registravano 95 decessi in più. In quel caso infatti l’incidenza del Covid-19 era piuttosto determinante. Tuttavia, se escludessimo le morti legate al virus, i numeri sono spaventosamente cresciuti del 32%.

Continua a leggere su Chronist.it