Erano pronti per fare la rapina all’ufficio delle Poste italiane quando sono stati intercettati dai carabinieri, colti in flagranza con l’accusa di tentata rapina aggravata in concorso. I fatti sono avvenuti in provincia di Pescara ma le indagini coordinate dal pm Andrea Papalia della Procura locale hanno permesso di sventare il colpo.

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Tentano di rapinare le Poste di Turrivalignani in provincia di Pescara, ma vengono intercettati dai carabinieri che li arrestano prima del colpo: la ricostruzione

I fatti risalgono alla mattinata di sabato 26 ottobre, avvenuti presso le poste di Turrivalignani, comune della provincia di Pescara. I rapinatori approfittavano del maltempo e della chiusura del municipio nel fine settimana: l’ufficio postale è situato all’interno della medesima struttura. Tutto sembrava pianificato al dettaglio, ipotizzando che i carabinieri non avrebbero effettuato i controlli sotto la pioggia battente.

Rapina alle Poste sventata: le indagini del pm Papalia. Tuttavia le indagini coordinate dal pm Papalia e condotte dal Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri di Penne, hanno permesso di anticipare ogni mossa programmata del trio che stava tentando il colpo. Il risultato è stato di tre arresti: tre persone già note alle forze dell’ordine, accusate di tentata rapina aggravata in corso. Gli agenti hanno studiato le loro mosse, osservando movimenti e abitudini.

Secondo il piano prestabilito per rapinare l’ufficio delle Poste, i tre si sarebbero presentati davanti l’ufficio ad orario d’apertura e avrebbero costretto l’impiegata ad aprire la struttura minacciandola con la pistola, poi risultata falsa dopo gli accertamenti dei carabinieri. Dal materiale rinvenuto, si evince che avrebbero legato gli impiegati con delle fascette in plastica. Dopo gli arresti sono scattate le perquisizioni ed è stato sequestrato un fucile calibro 12 a canne mozze, dieci grammi di hashish e due stampe contraffatte di una targa fittizia che avrebbero utilizzato per depistare le forze dell’ordine.

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