Rapina la banca per ottenere il denaro utile a finanziare le cure per il cancro di sua sorella. La donna è fuori di sé, le immagini video non nascondono le emozioni, con lei una dozzina di attivisti: “Non ho nient’altro da perdere”. Vuole i soldi depositati sul conto di sua sorella, “20mila dollari”, ma riesce a uscire dalla banca “solo” con 13mila. I fatti sono accaduti oggi, in una filiale di Beirut, la Blom Bank. La donna era munita di una pistola giocattolo ma ha cosparso la benzina per tutto l’edificio minacciando di dare fuoco con l’accendino in mano.
Rapina la banca per pagare le cure del cancro di sua sorella: la ricostruzione, chi è la rapinatrice attivista Sali Hafiz
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Attimi di tensione vera, urla e paura. Si tratta dell’azione di Sali Hafiz, un’attivista e designer d’interni di 28 anni che cercava di prelevare tutto il contante depositato in banca da sua sorella, al fine di poter ottenere parte del denaro per pagarne le cure che costerebbero circa 50mila dollari.
Dalle immagini video la notiamo interloquire in maniera esagitata con i dipendenti della reception della struttura bancaria. “Non sono qui per uccidere nessuno o per appiccare un incendio: sono venuta per rivendicare i miei diritti”. Da quanto emerge le era consentito prelevare solo 200 dollari al mese poiché i depositi bancari sono congelati attualmente a causa dell’imponente crisi economica che ha colpito il Libano nel 2019.
Sali Hafiz è un’attivista e si è presentata in banca insieme ad una dozzina di persone che ne hanno sposato la causa: “Sono venuta per prelevare i depositi di mia sorella che sta morendo in ospedale”. Secondo un reporter dell’Agence France-Presse presente sul posto, la donna avrebbe versato una quantità cospicua di benzina in banca e la rapina sarebbe durata poco meno di un’ora.
La pistola sembrerebbe che fosse finta, ma non è stato ancora accertato se si trattasse realmente di una pistola giocattolo. Secondo l’attività, il direttore della della filiale era già al corrente della sua condizione disperata. L’azione di oggi oggi segna l’arrivo ad “un punto” di non ritorno. La rapina alla banca per ottenere il parte del denaro utile a curare il cancro della sorella è riuscita: la donna e i complici sono fuggiti attraverso una vetrata sfondata sul retro della banca, eludendo le forze di sicurezza, giunti sul posto quando ormai era troppo tardi. Tuttavia molti degli attivisti fuori dalla struttura sono stati arrestati dagli agenti.
Il video della rapina.