Muore mentre fa le consegne in vista del Black Friday: Warren Norton, di 49 anni, lavorava come corriere presso una delle maggiori aziende europee di spedizioni veloci nel Kent, a Dartford, Inghilterra; la DPD. La tragedia risale alla mattina di martedì 22 novembre 2022: l’uomo è stato trovato senza vita dai colleghi. La famiglia della vittima ha voluto ricordarlo ad un anno esatto dalla scomparsa, in occasione della medesima ricorrenza commerciale: il Black Friday. Un modo per lanciare un allarme inascoltato, per far sì che il ragazzo non sia uno dei tanti, ma degli ultimi.
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Corriere muore d’infarto dopo aver lavorato 14 ore al giorno per una settimana in vista del Black Friday: la ricostruzione della tragedia nel Kent, a Dartford (Inghilterra), chi è la vittima di 49 anni, Warren Norton, dipendente della DPD
Warren è stato ritrovato privo di vita all’interno del van Citroën con il quale faceva le consegne. Inutili i tentativi di salvarlo, il 49enne era già deceduto a causa di un infarto. Dopo averlo notato con la testa appoggiata sul volante, i colleghi hanno compreso subito che non si trattava di un normale pisolino. Sebbene sia stato praticato il primo soccorso, usando anche il defibrillatore, per Warren non c’è stato nulla da fare.
Nell’ultima settimana, come riportano anche colleghi e familiari, l’uomo aveva lavorato fino a 14 ore al giorno in vista del Black Friday. Emergono voci sulle “pressioni” che riceverebbero i dipendenti affinché vengano consegnati fino a 150 pacchi al giorno. “Il magazzino deve essere smaltito dai pacchi a tutti i costi”, ha confidato al The Sun una dipendente,
Corriere muore d’infarto dopo aver lavorato ininterrottamente per una settimana in vista del Black Friday: chi è la vittima. Warren lascia una figlia di 14 anni. Dalle testimonianze sembra che lavorasse sei o sette giorni alla settimana e dalle ore 6 del mattino fino ad arrivare anche alle ore 20, per 120 sterline al giorno. Un portavoce dell’azienda di spedizioni dove lavorava il 49enne ha sottolineato quanto la società stia vicino al dolore dei familiari e degli amici di Warren, negando però tutte le accuse infondate verso l’azienda e le voci sulle disposizioni date ai propri dipendenti.