Un altro drammatico caso di femminicidio in Italia: Anastasia Alashri è solo l’ultima vittima di questo terrificante e complesso fenomeno. Anastasia è stata uccisa da almeno tre coltellate che le ha inflitto il suo ex, sembrerebbe a causa di una crisi di gelosia. Il delitto si è consumato nelle campagne di Villa Giulia, nel territorio di Fano (Pesaro Urbino), dove è stato ritrovato il corpo esanime della giovanissima vittima.
Anastasia Alashri muore a 23 anni uccisa dall’ex marito con tre coltellate, preda di una crisi di gelosia: la ricostruzione della tragedia a Fano (Pesaro Urbino), la scomparsa e il ritrovamento della giovane ucraina, chi è la vittima, chi è l’omicida
Femminicidio a Fano. Di Anastasia si era persa ogni traccia da ieri mattina, domenica 13 novembre. I datori di lavoro ne avevano denunciato la scomparsa dopo aver notato la sua assenza senza preavviso al lavoro. Le ricerche delle forze dell’ordine sono culminate lungo il torrente Arzilla, dove è stata rinvenuta la donna priva di vita. Il medico legale ha evidenziato almeno tre segni di coltellate che le avrebbe sferrato l’ex marito. Quest’ultimo è in arresto dopo aver tentato la fuga, al momento è in caserma a Fano dopo essere stato bloccato alla stazione di Bologna.
Femminicidio a Fano: chi è la vittima, chi l’omicida. Anastasia Alashri era una donna di nazionalità ucraina di appena 23 anni e lavorava come cameriera dell’osteria “La Peppa”, a Fano. Era arrivata in Italia a marzo per sfuggire dalla guerra in Ucraina. Si sa ancora poco dell’uomo che le ha tolto la vita, di origini egiziane e, probabilmente, preda di una crisi di gelosia. Dalle prime ricostruzioni provenienti da Fano, sembrerebbe che la donna fosse particolarmente turbata nei giorni antecedenti alla sua morte. Infatti pare che abbia avuto un forte litigio con il suo ex e che quest’ultimo l’avesse minacciata.
Il complesso tema del femminicidio, i dati oggi nel 2022 in Italia: significato, casi, statistiche, Treccani, i numeri degli omicidi nel 2021, mappa
Secondo la Treccani: “Uccisione diretta o provocata, eliminazione fisica o annientamento morale della donna e del suo ruolo sociale”. Si tratta di quel fenomeno in cui si verifica qualsiasi tipo di violenza nei confronti delle donne, in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale, con lo scopo di annientare l’identità attraverso l’assoggettamento fisico o psicologico, fino alla schiavitù o alla morte.
I numeri nel 2020, secondo l’Istat, recitavano la tragica cifra di 116 casi. Lo scorso anno se ne registrarono 118. Quest’anno sono già circa 80 le vittime, una media di una ogni tre giorni.
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I drammatici numeri del fenomeno e i nomi raccolti da femminicidioitalia.info.