Storia a lieto fine per una giovane mamma colta da un aneurisma prima del parto. Mamma e figlia sono salve, dopo essere state entrambe ricoverate in terapia intensiva. I fatti risalgono allo scorso 14 settembre: la giovane mamma di 23 anni, Martina, era stata colta da un aneurisma e immediatamente ricoverata in un ospedale di Livorno. Le sue condizioni di salute sono apparse subito visibilmente gravi, tanto da doverla trasferire in terapia intensiva. Successivamente la donna ha dato alla luce la sua piccola, Aurora. Fortunatamente, visti i miglioramenti della 23enne, i medici hanno predisposto il suo trasferimento nel reparto di Ostetricia per continuare tutte le cure del caso.

L’aneurisma prima del parto: la ricostruzione, come stanno la mamma Martina e la figlia Aurora

Il ricovero e la gravidanza di Martina: Dopo il malore la giovane donna, incinta al 9° mese di gravidanza, è stata trasferita immediatamente in ospedale. Nonostante le sue gravi condizioni, la 23enne ha dato alla luce la sua bambina, Aurora. Quest’ultima è stata trasferita prima in terapia intensiva e poi nell’incubatrice. Aneurisma prima del parto: il primo incontro tra mamma e figlia. La ragazza non aveva mai incontrato sua figlia finché la bimba non ha potuto lasciare il reparto di rianimazione. Le sue condizioni sono discrete.

La giovane madre, Martina

Potrebbe interessarti anche Picchia la figlia di 6 anni e la seppellisce viva per punizione: arrestato il papà mostro

Aneurisma prima del parto: mamma e figlia sono salve. Le parole del presidente della Regione Toscana: Eugenio Giani dopo aver appreso la bella notizia che ha visto coinvolte mamma e figlia, ha espresso tutta la sua gratitudine verso il personale medico sanitario: “Una bella storia che commuove e ci dà speranza. Martina e Aurora, mamma e figlia, sono state salvate entrambe dai nostri straordinari professionisti dell’ospedale di Livorno. Martina era giunta al pronto soccorso in arresto cardiaco a causa di un aneurisma e partorendo d’urgenza a 40 settimane la piccola Aurora, subito portata in rianimazione e poi nell’incubatrice. A breve finalmente si potranno incontrare per la prima volta, tutta la Toscana vi abbraccia!”.