Si attiva il piano: “London Bridge is down“. La Regina Elisabetta è morta e la prima ad essere avvertita è stata la neo premier, Liz Truss, attraverso una telefonata in cui un funzionario (Sir Cristopher Geidt, segretario privato di Sua Maestà), dal Centro di risposta globale del Foreign Office, l’unità di crisi del ministero degli Esteri britannico, le ha pronunciato la frase in codice: “London Bridge is Down“. Questa è la procedura attiva dal momento dell’ascesa al trono di Elisabetta II.
Infatti, le formule relative ai passaggi da seguire in caso di morte di un monarca regnante, verrebbero stabilite proprio nel momento in cui si verifica un nuovo approdo al trono. Quello relativo alla Regina Elisabetta è denominato “London Bridge“. Il piano è cominciato dagli anni Sessanta ed è stato aggiornato man mano. Il quotidiano britannico “Guardian” ha provato a ricostruirlo in ogni passo. Tuttavia non è detto che le dinamiche saranno perfettamente queste.
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“London Bridge is down“: cosa accade ora, dopo la morte della Regina Elisabetta?
Dopo il Premier, sono i principali Ministri del governo ad essere informati per primi della tragica notizia. Anche in questo caso il codice è il medesimo: “London Bridge is down“.
Informati, poi, gli ambasciatori e i primi ministri stranieri per poi arrivare a tutto il resto del mondo. Quindi un inserviente esce da Buckingham Palace per affiggere sul cancello l’avviso listato a lutto. Parallelamente il sito web reale viene trasformato in un’unica pagina che riporta il medesimo annuncio su di uno sfondo nero.
Nella residenza di Balmoral si procede con il rituale scozzese. Il corpo della Regina dovrà restare a Holyroodhouse, Edimburgo, residenza principale dei sovrani di Scozia. La bara poi verrebbe trasferita nella Cattedrale di Sant’Egidio. In seguito il viaggio in treno verso Londra, sul British Royal Train. Nel frattempo la BBC ha attivato “Radio Alert Transmission System“, ovvero la trasmissione riservata alla scomparsa delle figure reali. I conduttori sono già vestiti di nero dalle ore 16. La stessa testata del sito è in nero. Nero sarà lo sfondo di tutti i siti di social media pubblici, compreso quello delle pagine social gov.uk.
Il nuovo Re: il principe Carlo
Il principe Carlo è l’erede designato al trono. Dopo che la bara sarà portata in processione da Buckingham Palace al Palazzo Westminster, in cui sarà esposta al pubblico per 23 ore al giorno per un totale di tre giorni, si terranno poi i funerali a 10 giorni dalla morte.
Sarà poi predisposta anche l’operazione “Spring Tide” che regolerà la formula di accesso al trono di Carlo che sarà impegnato prima in un tour del Paese prima dei funerali. Dopo un’udienza con il Premier, l’eventuale nuovo re farà il discorso alla nazione, trasmesso alle ore sei del pomeriggio.
Inoltre il giorno della morte sarà chiamato “D-Day” nelle comunicazioni interne agli apparati dello stato. I giorni successivi, fino al funerale, D+1, D+2, D+3 etc.
Dopo 70 anni e 214 giorni sul trono, oggi è morta la regina Elisabetta II. Il figlio Carlo, principe del Galles, salirà ora al trono.
La vita e la storia di Elisabetta II
Elisabetta II, nata Elizabeth Alexandra Mary, a Londra il 21 aprile del 1926, al n. 17 di Bruton Street a Mayfair (Londra) alle ore 02:40, è stata la Regina del Regno Unito e degli altri reami del Commonwealth. Il 6 febbraio di questi anni aveva festeggiato i 70 anni al trono. Era la primogenita del Duca di York, divenuto poi re con il nome di Giorgio VI, e della prima Duchessa di York e poi regina consorte. Insieme alla sorella e secondogenita Margaret, nata quattro anni dopo, apparteneva alla casata dei Windsor. Sebbene il titolo di “Sua altezza reale”, le probabilità di ascesa al trono vennero considerate piuttosto scarse dato che era la terza in linea di successione dopo lo zio Edoardo e il padre.
Elisabetta passò l’infanzia nell’omonimo castello di Windsor, residenza tradizionale dei sovrani britannici. Mostrava già le sue capacità e dimostrava un’età maggiore di quella che aveva. Divenne erede “presuntiva” al trono nel 1936 dopo l’abdicazione dello zio Edoardo VIII. Presuntiva perché, qualora fosse nato un figlio maschio, avrebbe dovuto cedere il posto. Scoppiata la seconda guerra mondiale, Elisabetta non ha mai abbandonato il suo posto. Nel 1940 annunciò in radio la sua volontà di aiutare il Paese nel conflitto mondiale, donando parole di grande sostegno morale. A riprova di ciò, cinque anni dopo, ha servito nella Auxiliary Territorial Service durante la seconda guerra mondiale. Entrò volontariamente come ausiliaria nel ramo femminile della British Army, contribuendo al corretto funzionamento dei servizi civili durante il conflitto.
La Regina Elisabetta: i figli
La Regina Elisabetta ha sposato il principe FIlippo Mountbatten dalla cui relazione sono nati Carlo (principe del Galles), Anna (principessa Reale), Andrea (duca di York) ed Edoardo (conte di Wessex). Elisabetta II divenne Regina a 25 anni, il 6 febbraio del 1952, in seguito alla morte del papà. Il 2 giugno dell’anno seguente fu incoronata nell’Abbazia di Westminster.
Inizialmente non fu affatto semplice perché subentrò in un momento in cui l’impero britannico era in fase di profondo cambiamento, divenendo poi un’unione di stati su base volontaria (il Commonwealth), in cui riconoscono la regina simbolicamente come proprio capo politico. Nel 1956 la gestione politica della crisi, in conseguenza all’esito della Crisi di Suez, diventa il bersaglio prediletto delle critiche per come il Paese ne uscì ridimensionato. Dall’anno seguente la Regina divenne volto fisso dei discorsi natalizi, secondo alcuni una scelta dettata dalla voglia di riscatto della sua popolarità.
La Regina appariva sempre di più tra la gente per lo stupore dei cittadini, un evento senza precedenti. Il rapporto con la politica fu personale e riservato con le sue idee politiche conservatrici che lasciavano poco spazio a palesi preferenze verso i leader politici. I primi tempi aveva però un rapporto sentito con Winston Churchill che considerava come una figura paterna e un consigliere fidato. Alla sua morte la Regina gli riservò ogni onore come uno dei protagonisti più grandi della politica mondiale del Novecento.
Nella politica estera Elisabetta II mantenne una stretta relazione con gli Stati Uniti, in particolar modo con il governo di Ronald Reagan. Nel 1982 seguì da vicino la crisi delle Falkland, anche per la presenza del terzo figlio Andrea tra i militari inglesi. Dopo 50 anni dal primo messaggio poi, nel 1991, la Regina tornò a farsi sentire per la crisi della prima guerra del Golfo. Anche in quel caso si rivolse personalmente alla popolazione spiegando i motivi dell’inserimento britannico nel conflitto.
Dagli anni Novanta fu il gossip a tenere banco soprattutto. Le notizie di tradimenti e relazioni segrete all’interno della Famiglia Reale erano discussioni che riempivano le pagine di gossip con news scandalistiche. A far rumore le due clamorose separazioni in pochi mesi, tra marzo e dicembre 1992 (Andrea e Sarah Ferguson; Carlo e Diana Spencer). Dopo la morte di Lady D. fece piuttosto rumore la mancata concessione della Regina per la celebrazione dei funerali regali. In vita Diana Spencer non si fece mai mancare aspre critiche verso Elisabetta II.
Il regno più longevo della storia britannica
Il suo regno è stato il più lungo di tutta la storia britannica. Durante la seduta al trono la Regina ha assistito ad importanti cambiamenti come la devoluzione del potere nel Regno Unito e la decolonizzazione in Africa con il rafforzamento del Commonwealth delle nazioni di cui ne era il Capo.
Elisabetta II è stata anche regina di Antigua e Barbuda, Australia, Bahamas, Belize, Canada, Grenada, Giamaica, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Isole Salomone e Tuvalu, oltre che governatore supremo della Chiesa d’Inghilterra, comandante in capo delle forze armate, Signora dell’Isola di Man e sovrana di Jersey e Guernsey.
La Regina Elisabetta II aveva 150 milioni di persone nel mondo come suoi sudditi e il suo regno ha visto ben 15 primi ministri del Regno Unito e ancora più degli altri stati membri del Commonwealth delle nazioni. Il regno della Regina Elisabetta è stato il più longevo della storia dell’umanità dopo solo al regno di Luigi XIV, di Francia, “Il Re Sole”.
Regina Elisabetta: età della morte, altezza, sorella, Covid
La Regina è morta a 96 anni. Elisabetta II era alta 1,63 m. La sorella della Regina, Margaret, nata quattro anni dopo, apparteneva alla casata dei Windsor. A differenza di Elisabetta II non mostrava le stesse capacità che al contrario dava sempre l’idea di essere una donna più matura dell’età che aveva. Lo scorso mese di febbraio aveva contratto il Covid-19, però con lievi sintomi ma postumi che l’avevano particolarmente debilitata.