Ottantaquattro anni fa le leggi razziali li tennero lontani dalle loro aule e dai compagni di classe. Ieri otto “studenti” sono tornati tra i banchi. E’ accaduto nella scuola di Rondine Cittadella della pace di Arezzo. Oggi hanno i capelli bianchi e qualche ruga sul volto, ma la stessa voglia e tenacia di quando erano solo bambini di “razza ebraica”. Bambini che vennero allontanati dalla loro quotidianità e portati all’inferno. Accanto a loro, testimoni di una delle pagine più buie della storia del secolo scorso, i “nuovi” studenti.
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Una giornata speciale
E’ accaduto nella giornata chiamata “La scuola restituita”. Nella sede dello studentato internazionale World House della Cittadella fondata e presieduta da Franco Vaccari, che ogni anno accoglie giovani di tutti i paesi del mondo perché imparino a superare steccati e costruire la pace. E da 7 anni, col riconoscimento del Miur, offre a 30 diciassettenni di altrettante scuole superiori di tutta Italia l’opportunità di frequentare la quarta col metodo Rondine proprio nel borgo toscano trasformato in officina di pace. La Cittadella è stata candidata al Nobel per la pace nel 2015.
Un appello pieno di emozioni
Un momento importante, non soltanto per i protagonisti tutti ormai ultra novantenni, ma per tutta l’Italia che fu, che è e che sarà. Miriam Cividalli, Lello dell’Ariccia, Ugo Foà, Claudio Fano, Fabio Di Segni, Carla Neppi Sadun, Gianni Polgar, Nando Tagliacozzo dovettero “scomparire” dalle scuole. Abbandonare la fanciullezza. Ma ieri hanno potuto, con un ritardo di ben 84 anni, poter rispondere “Presente” all’appello. Testimonianze forti che hanno segnato i presenti, storie che ancora insegnano e invitano alla riflessione. Un’emozione fortissima, poi, con l’intervento della senatrice Liliana Segre, al tempo una semplice bambina come tanti altri che avrebbero vissuto l’inferno.