Divampano gli incendi in Europa e non sembrano regredire di un millimetro. Anzi: in alcuni casi i focolai domati riprendono ad ardere a causa del vento che ne favorisce l’espansione. L’emergenza riguarda tutta l’Europa e non solo. Il caldo non risparmia nessuno.

La mappa degli incendi in Europa, quella in Italia in tempo reale, nel mondo: la situazione ad oggi secondo i dati di EFFIS

Nella giornata di ieri è stata ancora la Spagna la protagonista in negativo dove oltre ai 30 incendi divampati due giorni fa, se n’è aggiunto un altro nella notte tra sabato 16 e domenica 17 luglio nella Valle del Jerte, nella zona di Garganta de los Infiernos.

Quest’ultimo incendio ha avuto origine con due diversi focolai. Gli altri incendi interessano le località dell’Estremadura, della Castiglia e León, della Galizia e dell’Andalusia. L’incendio che preoccupa maggiormente è quello nella provincia di Cáceres.

Proprio lì stanno bruciando Las Hurdes e Casas de Miravete. Per il momento sono stati bruciati 9.000 ettari di terreno. Il vento non aiuta, anzi contribuisce a riattivare altri focolai che sembravano domati.

Francia

Anche in Francia la situazione non è delle migliori. Da martedì hanno occupato la scena i due incendi forestali in Gironda. Fino ad ora sono stati distrutti 10.500 ettari di vegetazione secondo l’ultimo rapporto della prefettura pubblicato ieri.

Su Twitter si segnala che nella notte tra sabato e domenica “diversi incendi hanno minacciato i campeggi della Dune du Pilat“, in seguito “evacuati“. Nella zona sono andati in fumo 3.400 ettari, progredendo da 3.200 solo nella notte in questione. La zona interessata è quella di Teste-de-Buch.

Dati EFFIS

Vedi anche: Vasto incendio a Roma: fiamme nella zona del Parco di Centocelle, nube nera invade la capitale

Secondo gli ultimi dati diffusi dall’EFFIS, il sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi della Commissione UE, sono andati in fumo ben 230 chilometri quadrati di boschi e foreste nella sola penisola italiana. Vale a dire una superficie pari alla città di Reggio Emilia per fare un paragone.

In Europa si contano 346mila ettari bruciati di aree boschive dal primo gennaio ad oggi. Per tentare anche qui un paragone, è come se fosse bruciata una superficie più grande dell’intera Valle d’Aosta. In termini numerici si parla del triplo rispetto alla media degli ultimi 16 anni.

L’European Forest Information System, piattaforma della Commissione Europea, rileva che da inizio anno ad oggi si siano registrati ben 1.756 grandi incendi in tutta l’Europa. Ovvero quasi il quadruplo rispetto alla media tenuta dal 2006 al 2021.

La Nazione europea più in difficoltà è la Romania che ha visto ben 149mila ettari bruciati, conseguenza di ben 735 grandi incendi. In estrema crisi anche molto paesi dell’Europa dell’Est. La Croazia registra 28mila ettari bruciati a causa di 134 incendi. La Bulgaria ha visto bruciarsi 7.735 ettari, frutto di 50 incendi. L’Ungheria 5.877 ettari con 44 incendi.

In Italia risultano andati in fumo 23mila ettari circa, anche in questo caso cifra più alta della media dal 2006 al 2021 (quasi 15mila ettari di media all’anno). Nella Nazione si rilevano circa 204 incendi a fronte dei 99 medi annui dello stesso periodo sopra indicato.

In Spagna sono stati spazzati via 93mila ettari con 277 incendi; in Portogallo 28mila ettari bruciati con 126 incendi; in Francia 26mila ettari andati in fumo a causa di ben 221 incendi. Respira un po’ di più la Grecia con 4mila ettari bruciati, al momento l’unica Nazione in controtendenza e di conseguenza con la media più bassa rispetto a quella tenuta negli ultimi 16 anni.

La mappa degli incendi in Italia interessa tutto il territorio da Nord a Sud. La situazione è grave anche negli Stati Uniti e soprattutto nel Sud America per restare oltreoceano. In centro-sud Africa si rilevano numerosi ed intensi incendi.