Arriva una svolta nelle indagini riguardanti l’omicidio di Luigi Criscuolo, meglio noto a Pavia come “Gigi Bici” per via del suo negozio di biciclette. Il procuratore di Pavia, Fabio Napoleone, ha firmato una nuova ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Barbara Pasetti.
Ora si mette davvero molto male per la fisioterapista Barbara Pasetti perché l’accusa è di omicidio. La donna è già in carcere per un altro reato legato alla vicenda. Al momento infatti è rinchiusa nella sezione femminile del carcere Piccolini di Vigevano dallo scorso 20 gennaio per tentata estorsione nei confronti dei familiari della vittima.
La donna aveva tentato di estorcere alla famiglia di Gigi Bici una cifra fino a 390 mila euro. Per l’occasione si proponeva come mediatrice con i presunti sequestratori. Comunicava con la famiglia Criscuolo attraverso delle lettere. La situazione per la 40enne si è aggravata con l’accusa di omicidio.
La ricostruzione del pm
Tutto è iniziato quando l’uomo era stato “incaricato” di “colpire” l’ex marito della fisioterapista, Gian Andrea Toffano. Barbara in merito è recidiva. Stando a quanto ricostruiscono i pm, Gigi Bici si sarebbe recato sotto casa di Pasetti spiegandole di volersi tirare indietro.
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Dato “l’improvviso rifiuto” la 40enne si sarebbe “infastidita” e, presa dalla rabbia per il “secondo fallimento del suo progetto offensivo nei confronti dell’ex marito“, avrebbe ucciso l’uomo. Infatti, quando Gigi Bici le ha restituito il revolver che avrebbe dovuto usare contro il “bersaglio”, Barbara Pasetti ha afferrato l’arma “indossando dei guanti”.
Ed è in quel momento che ha fatto “fuoco a bruciapelo contro la tempia sinistra di Criscuolo”. Gli indizi contro la fisioterapista sono molti: dalle “analisi botaniche” al “carrello meccanico e la grata coprente il canale scolmatore” che hanno riportato significative “tracce di sangue”.
La donna è stata soprattutto “tradita” dalla presenza di materiale biologico sulle etichette adesive che sarebbero state utili per Criscuolo al fine di compiere il gesto. L’arma del delitto è una pistola calibro 7,65.
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All’anagrafe Luigi Criscuolo, aveva 60 anni. Era il titolare di un negozio di biciclette, da lì il soprannome con il quale era noto in provincia pavese. Ha lasciato la moglie e la figlia Katia. Secondo la compagna di Gigi la donna avrebbe tentato di uccidere anche lei e sua figlia. Quest’ultima ha descritto la Pasetti come “la burattinaia”.
Luigi era sparito l’8 novembre del 2021. La stessa data, secondo i pm, in cui si è recato dalla fisioterapista, Barbara Pasetti. La donna aveva chiesto una mano all’uomo al fine di fare del male all’ex marito di lei.
Il 20 dicembre a Calignano è stato ritrovano il corpo esanime di Gigi Bici. La famiglia ha chiesto alla procura la possibilità di celebrare il funerale a oltre 6 mesi dal ritrovamento. A comunicarlo è stato direttamente il legale della famiglia, Yuri Lissandrin.
Per far luce sulla vicenda nelle perizie è presente anche Roberta Bruzzone. In aprile la nota criminologa aveva detto che la fisioterapista aveva “agito da sola” muovendosi “con determinazione”.
Lorenzo Destro è il titolare di una carrozzeria a San Genesio in via Dell’industria. Aveva ammesso di aver fatto da tramite nella conoscenza tra Barbara Pasetti e Luigi Criscuolo. “Mi ha chiesto se conoscevo qualcuno che fosse in grado di dare una lezione al suo ex marito”, aveva detto. Tuttavia secondo l’uomo Gigi avrebbe solo dovuto metter pace.
Secondo Destro, Barbara “non sembrava tanto equilibrata” al punto che si era disinteressato ad aiutarla.