Sulla via Appia Antica, al civico 290, Villa Scialoja appare ancora splendente proprio come un tempo: ecco com’è al momento la famosa casa che fu set di Compagni di scuola

La giornalista del Messaggero, Sabrina Quartieri, ha raggiunto l’indimenticabile Villa Scialoja, situata al civico 290 di via Appia Antica, a Roma: oggi la casa è rimasta tale e quale a com’era. Incredibile, non è vero? Pensate che uno dei proprietari, Daniele Fiorucci, l’uomo che appare nel video qui sopra, ha parlato di veri e propri cimeli. C’è addirittura il “divanetto di Postiglione”, ribattezzato così ormai. Solo qualche differenza rispetto ai giorni meravigliosi del set, quando c’era il bellissimo via vai di attori di grandissimo livello, in un’atmosfera magica. Ad esempio non poteva esserci lo specchio, prontamente rimosso prima delle riprese, dato che altrimenti avrebbe riflettuto le telecamere.

“Ricordo che Verdone, prima di girare qui, fu nostro ospite in occasione di un matrimonio di due noti giornalisti – dice il padrone di casa -. A quella festa mi accorsi che rimase molto colpito dalla location e forse fu allora che la reputò idonea”. Amore a prima vista, come ricorda Fiorucci nel tour nell’enorme e bellissima casa. Quel cult anni Ottanta rischiava di non essere realizzato se Verdone si fosse fatto scoraggiare da Cecchi Gori, che lanciò le oltre 200 pagine di copione per tutto il suo ufficio quando l’attore gli mostrò il progetto. Non reagì bene Carlo, solitamente buono e rispettoso, s’infuriò quella volta. “Avete scritto ‘na st****ata”, sentenziava il produttore cinematografico, facendo sentire le sue urla per tutti i piani del palazzo.

“Bernabucci ogni tanto riappare a farci uno scherzo”

Come spiega Fiorucci, le riprese si svolsero nello stesso anno d’uscita, era il 1988, quella festa organizzata a casa di Federica, interpretata da Nancy Brilli, i divani grigi sostituiti “con due di colore bianco”, una questione di “esigenza scenica”. I ricordi sono vividi, sarà proprio perché la casa è intatta esattamente come ai tempi del set. E c’erano anche attori oggi compianti, come i grandi Angelo Bernabucci e Piero Natoli. “Stavamo sempre a scherzare sul calcio e sulla Roma. Scoprii solo al cinema a Natale, quando andai a vedere il film, che erano due attori”. Incredibile, non è vero? E poi vi sono altri cimeli, come li chiama Daniele: l’immancabile pianoforte. E, a proposito proprio di quest’ultimo, quella scena in cui Ciardulli e Finocchiaro discutono del debito di gioco, il coperchio dello strumento musicale alla lunga si ruppe a forza di ripetere la sequenza durante le riprese. “Lo abbiamo riparato, ma continua a rompersi ogni anno, come se Bernabucci con la sua ironia venisse sempre a farci un saluto”.

Continua a leggere su Chronist.it