Christian De Sica oltre ad essere il figlio dell’illustre attore e regista Vittorio De Sica, è uno straordinario interprete della commedia italiana e anche… un cameriere! Ha recitato in tantissime pellicole capaci di far divertire e trascorrere momenti felici a intere generazioni di italiani come Sapore di mare, Vacanze di Natale, Vacanze in America, I pompieri, Yuppies – I giovani di successo e tanti altri. Di lui si sa tantissimo di questo importante periodo professionale, probabilmente un po’ meno di quello che ha fatto tra gli anni ‘60 e ‘70.

Christian De Sica e il periodo lavorativo in Venezuela


Christian De Sica dopo aver terminato il percorso scolastico presso il Liceo Classico Ginnasio Torquato Tasso a Roma dove peraltro era compagno di banco di Carlo Verdone poi diventato suo cognato oltre che collega, decise di lasciare l’Italia per fare un’esperienza molto formativa. Siamo verso la fine degli anni ‘60 e i primi anni ‘70 e Christian parte per il Venezuela per lavorare in un albergo dove peraltro ebbe la possibilità di muovere i primi passi da artista vero.

Siccome in quella fase era convinto di non avere doti adeguate per ben figurare nel mondo del cinema italiano raggiunse la sua fidanzata venezuelana sfruttando anche il fatto di conoscere già la lingua grazie a sua mamma. Contemporaneamente studiava recitazione e lavorava in un albergo come cameriere per potersi mantenere. Questo è un periodo particolare per il giovane Christian.

Probabilmente non aveva ancora ben chiaro cosa volesse fare del proprio futuro tant’è che nel 1970 si iscrisse alla Facoltà di Lettere della Sapienza a Roma senza però portare a termine il percorso universitario e nel 1972 iniziò a interessarsi di musica entrando nel gruppo La pattuglia azzurra nel quale peraltro c’era un altro nome noto che diventerà molto importante per la sua carriera, Massimo Boldi. Nel 1973 arrivò a partecipare al Festival di Sanremo proponendo la canzone Mondo mio ma ben presto maturò la convinzione che quel mondo, in effetti, non gli appartenesse del tutto.

La svolta

Ci fu quindi una virata artistica per dedicarsi esclusivamente al cinema seguendo così le orme paterne. Nel 1972 aveva già avuto una primissima esperienza con il film Paulina 1880 diretto per regista francese Jean Louis Bertuccelli. Si trattava di una pellicola di genere drammatico – sentimentale ambientata nell’Italia nella fine del XIX secolo. Per lui ci fu un ruolo secondario ossia il personaggio di Attilio Pandolfini.

Nel 1973 prende sempre più corpo l’idea di voler lavorare nel cinema fruendo di una imperdibile occasione che gli viene concessa da suo padre Vittorio che lo inserì nel cast del film Una breve vacanza. Da lì in poi sappiamo tutti il successo conseguito, soprattutto nel corso degli anni ‘80 diventando un’icona del genere commedia in Italia e in particolare del cosiddetto filone dei cinepanettoni.

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