Lo fermano ancora oggi per strada chiamandolo Bruno Sacchi, ma lui è Bracconeri, scoperto da Carlo Verdone; il retroscena sul loro rapporto: “Chiedete a lui perché non mi ha chiamato”
Quanta energia e quanto sprint per Fabrizio Bracconeri, che rilascia un’intervista per Repubblica svelando un retroscena sul suo rapporto con Carlo Verdone: “Non mi ha più chiamato”. Il riferimento è a quell’unica collaborazione avvenuta sul set di “Acqua e sapone”. Un set bellissimo, pieno di attori alle prime armi: era forse quello il segreto del successo? “Verdone è un grande – esordisce il volto storico di Forum – Ce ne sono pochi come lui che riescono a scoprire i personaggi e poi a valorizzarli”.
Sì, lui era il meccanico di Carlo. Che lo scrutava, lo studiava. Si appostava nei pressi dell’officina per sentirlo parlare. Era lui, identico spiccicato a sé stesso. A quel sé stesso che è la prima versione di lui che abbiamo conosciuto. L’amico di Rolando Ferrazza, il finto padre Spinetti interpretato da Verdone: “A me spiegò dalla A alla Z quello che dovevo fare sul set. Non avevo nemmeno 18 anni. Mi ricordo che nella scena del film in cui guido una macchina rossa non avevo ancora la patente”. I bei ricordi non si cancellano, ma oggi si mescolano ad un po’ di desolazione. “Poi non abbiamo fatto più nulla insieme”. Motivo? “Deve chiederlo a lui. Forse non è capitata l’occasione giusta. La farei subito una parte per lui. Dopo più di 40 anni sarebbe bello”.
I ragazzi della terza C: “Bruno Sacchi il mio personaggio più famoso”
La conversazione verte su altri lavori per il mondo della recitazione ed è doveroso citare forse il personaggio che gli ha dato una vera identità, anche se parliamo di un’immagine che si è potuta far conoscere solo sul piccolo schermo. Bruno Sacchi, de “I ragazzi della terza C”. “Ancora oggi in tanti mi fermano per strada chiamandomi Bruno Sacchi. Non sa quanti mi incontrano e mi dicono, come faceva il finto prof: ‘Sacchi!? Tre’. Sicuramente è il mio personaggio più famoso”.
“Io al posto di Fazio in Rai”
Poi lancia una provocazione, diretta a Fabio Fazio: “Parliamoci chiaro: lui non è stato cacciato ma se ne va a prendere una decina di milioni”. Insiste, proponendosi per l’emittente: “Poi Fazio è bravissimo, ma con i mezzi che ha la Rai lo posso fare pure io quel programma. Io sono a disposizione e sono contento che ci sia un ricambio, era ora”. Ma probabilmente preferirebbe tornare nella sua “casa”: “Anche se forse mi piacerebbe più tornare a Mediaset che considero un po’ la mia casa”.