L’attrice, icona della commedia sexy anni ’80, riporta a galla alcuni brutti ricordi del passato, quando qualcuno tentò di approfittarsi di lei: la ginocchiata “fatale” della Fenech

La storia di Edwige Fenech è un libro che cambia sempre copertina: l’attrice ne ha vissute davvero tante, così tante che un libro non basterebbe; oggi confessa di essere stata molestata in gioventù ma nessuno è mai riuscito ad approfittarsi di lei, sarebbe andato incontro alla sua “ginocchiata fatale”. Intervistata dal Corriere della Sera, l’attrice risponde alla domanda: “Cosa pensò quando scoppiò il MeToo?”. Ed è lì che Edwige riporta a galla brutti vissuti: “Cosa pensavo? Che finalmente qualcuno denunciava – afferma la Fenech – Ai miei tempi, la parola di una ragazza non aveva valore. A me è successo più volte di essere molestata da chi aveva il potere di farmi lavorare”.

La Fenech molestata

Ma le denunce non sono mai state il suo forte, anche perché: “Chi mi avrebbe creduto?”. Nessuno, probabilmente. Tuttavia, lei non era bersaglio facile per gli approfittatori: “Anche in situazioni pesanti, in cui ho corso il rischio di essere violentata, sono riuscita a uscirne indenne”. Poi, tra il serio e il faceto: “Ho un riflesso col ginocchio che è una roba micidiale”. Dunque il consiglio alle “attrici di oggi”: “Mirate col ginocchio dove sappiamo”. Parlando di lei personalmente e non della carriera, le viene chiesto se fosse una donna indipendente già da ragazza.

L’indipendenza e la gelosia di Edwige Fenech

“Nella prima parte della vita sì”, ammette l’attrice. Si parla di gelosia, l’ha subita: “Col mio primo marito: io 17 anni, lui 26. Matrimonio durato 14 mesi. Credo, appunto, che avessi voglia di libertà, indipendenza, ma non fu così per niente: lui si rivelò gelosissimo. E quando scoprii che aveva anche un’amante me ne tornai a casa da mamma e papà”.

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