Liù Bosisio si sfoga su Facebook. L’attrice ha interpretato Pina Fantozzi, moglie del mitico e indimenticabile ragionier Ugo, ma oggi lei non ci sta più ed ha voluto pronunciarsi: “Un filo di polemica”.

Liù Bosisio si sfoga su Facebook, pubblicando un lungo post riguardante il suo personaggio interpretato in tre film della mitologica saga di Fantozzi, sempre molto attuale e amata da intere generazioni: Fantozzi, Il secondo tragico Fantozzi e Superfantozzi. Tre, e non di più. Perché poi è stata sostituita da Milena Vukotic. Moglie esemplare nelle vesti di Pina Fantozzi, accomodante e dedita alla famiglia, soprattutto al marito ragioniere con il quale condivide le continue disgrazie, l’attrice ha deciso di “dare un taglio a tutto questo”.

Il lungo post di Liù Bosisio

La foto sul post di sfogo di Liù Bosisio su Facebook: “Non chiamatemi più Pina!”

“Buon fine pomeriggio domenicale! Oggi mi voglio permettere un “filo di polemica”, e ne ho ben donde dopo più di quarant’anni. Come si può notare da queste immagini, tra i due + uno ritratti di donne qui rappresentate, non c’ è dubbio alcuno che fra loro ci sia di mezzo il mare, anzi, direi un oceano. Eppure sono sempre io! Potenza del trucco, delle luci, e della capacità interpretativa applicata nei due casi. Quello che teatralmente si chiama “calarsi nel Personaggio”. Queste foto sono state scattate tutte tre nel 1976. Ma c’è una differenza: nelle prime due…. sono io, la terza è SOLO il Personaggio. Penserete, e con ragione, che questa cosa mi bruci ancora…Sì, mi brucia ancora ! Ancor oggi ricevo messaggi di “Auguri a Pina!”, “Come stai Pina?” e via discorrendo. Pina è un’invenzione, è irreale, non esiste! Io sì! Sarebbe come chiamare “Tavolo” un falegname che quarant’anni fa ne ha costruito uno.
Io Liù, invece, esisto, ci sono, sono qui! anche se non sono più quella del 76 con i riccioli biondi. Questo post lo renderò pubblico perché tutti capiscano che è ora di dare un taglio a tutto questo. E, per favore, non ditemi: “Non ti curar di loro e vai avanti!” – lo so, certo che vado avanti! Ma avrò o no il diritto, a 87 anni, di desiderare di non essere infastidita? GRAZIE!”

La biografia di Liù Bosisio

Liù Bosisio, pseudonimo di Luigia Bosisio Mauri, è nata il 30 gennaio 1936, a Milano. All’età di 16 anni, prova ad entrare nell’Accademia d’arte drammatica di Milano, ma riesce ad essere ammessa solamente l’anno seguente. Ad ogni modo, da lì inizierà a muovere i primi passi nel mondo teatrale unendosi alla compagnia di guitti. Il suo curriculum vanta tante altre esperienze nel mondo del cinema, della tv, del teatro, del doppiaggio e della radio. È divenuta celebre per essere stata la Pina Fantozzi e per aver prestato la sua voce a Marge Simpson nella serie I Simpson fino alla ventiduesima stagione, ma la Bosisio è molto di più.

Liù Bosisio ne Il tassinaro

L’attrice ha doppiato Doraemon, Spank in Hello! Spank, Charlie Brown in Torna a casa Snoopy, la Capo infermiera in Candy Candy, Ellie Mae in Le avventure di Bianca e Bernie. In televisione ha preso parte in alcune mini serie e film come: Due dozzine di rose scarlatte, Una tragedia americana, La ragazza di fabbrica, Ritorna il tenente Sheridan, L’arma gentile. Sul grande schermo, invece, oltre alla già citata la saga di Fantozzi, ha preso parte a La marcia su Roma, La cuccagna, Senza famiglia, nullatenenti cercano affetto, Novecento, Sballato, gasato, completamente fuso, Il tassinaro.

Liù Bosisio si sfoga su Facebook: “Non chiamatemi più pina!”

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La passione per la letteratura

L’attrice Bosisio è una grande appassionata della letteratura, sulla quale si è dedicata dal 2007, ed anche della scrittura di alcune opere letterarie come: Peripezie peripatetiche, 2007, Milano, Buffoni Maledetti Editori, Il carbonio nell’anima, 2009, Milano, Buffoni Maledetti Editori (riedito nel 2020 da Bertoni Editore col titolo Carbonium in anima), Nina e le sue strade, 2018, Sulmona, Lupieditore, “Povera gente” da Dostoevskij. Riduzione teatrale in un Atto (scritto con Giuseppe Venetucci), Perugia, Morlacchi, 2021, Incontri Dolce Amari, Pegasus Edition, 2022 e Bambole in cortile, Bertoni.

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