Lino Banfi è stato accolto a Lucca Comics & Games 2022 con una grande standing ovation all’evento a lui dedicato in occasione della presentazione della statua di Oronzo Canà.

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Al Lucca Comics & Games 2022 il 1° novembre alle ore 14 preso l’auditorium San Francesco, è stata presentata in anteprima assoluta la statua ufficiale di Lino Banfi, che ritrae l’attore pugliese in uno dei suoi personaggi più iconici ed indimenticabili della commedia all’italiana: Oronzo Canà de L’allenatore nel pallone. L’evento è stato organizzato da Infinite Statue con Volume Entertainment e Il Socio Aci in collaborazione con Lucca Comics & Games.

Lino Banfi arrivato a Lucca, è stato accolto con una vera e propria standing ovation, circondato da tanto affetto e clamore da parte di tutti i presenti all’evento a lui dedicato. L’attore, il nonno d’Italia, durante il talk, si è raccontato attraverso le domande propinate dall’autorevole regista e critico cinematografico Mario Sesti, ripercorrendo la sua infanzia e tutta la carriera cinematografica, da Fracchia la belva umana a L’allenatore nel pallone, ovviamente per poi finire a Vieni avanti cretino: “Già quando mio nonno ci diceva di andare nei rifugi mi portavo dietro una scatola con dentro i pupazzi di Orlando e Angelica e facevo delle piccole rappresentazioni per i bambini che erano molto spaventati. Poi anche i miei parenti emigrati in Francia mi dicevano di fare il ‘comico’. Ci sono poi stati gli anni in seminario e uno dei preti, a margine di una rappresentazione in cui facevo Giuda ma per la quale la gente rideva mi ha detto che forse non dovevo fare il prete ma una cosa altrettanto utile alle persone, ovvero fare ridere”.

Fabio Berruti, Massimo Mescia, Lino Banfi, Daniele Liburdi e Paolo Visconti

Lino Banfi, prosegue soffermandosi nel momento in cui è avvenuta la “svolta”: “È lì che mi è venuto in mente di utilizzare come registro quello del dialetto pugliese. Quando ho visto che già quando dicevo ‘raghezzi’ la gente si metteva a ridere ho capito che poteva essere la svolta”.

Lino Banfi racconta l’idea nata riguardo L’allenatore nel pallone: “A ispirare il film è stato Nils Liedholm durante un viaggio in aereo fra Roma e Milano, che spesso facevamo insieme la domenica sera. Mi disse che dovevo fare un film sul calcio interpretando un allenatore e ispirandomi a Oronzo Pugliese, soprattutto nei suoi comportamenti un po’ naif. E così è nato, anche grazie al grande lavoro degli sceneggiatori, fra i quali Enrico Vanzina, del regista Sergio Martino e della Medusa, il successo che tutti ancora ricordano”.

Dopo tanti racconti e aneddoti inediti, Lino Banfi ha dichiarato che, attualmente sta lavorando a un docufilm incentrato sulla sua vita: “Sto lavorando a un docufilm sulla mia vita in cui impersonerò mio padre”.

È stato un evento all’insegna dell’amarcord e delle varie emozioni che Lino Banfi ha regalato a tutto il suo pubblico.