L’attrice e caratterista Nadia Rinaldi oggi ,13 settembre, festeggia il suo compleanno. Nadia vanta un curriculum di tutto rispetto: ha iniziato a muovere i primi passi nell’ambito della recitazione, frequentando il Laboratorio di esercitazioni sceniche diretto dal grande Gigi Proietti. Successivamente l’attrice ha lavorato con il collega romano in diverse messinscene, esordendo nella commedia teatrale di Luigi Pirandello, Liolà, diretta proprio dal Maestro e nel 1990 ha preso parte allo spettacolo Il desiderio preso per la coda, ancora per la direzione di Gigi Proietti. La ritroviamo anche nel terzo spettacolo diretto da Enrico Lamanna, Per amore e per delitto.
Il cinema
La Rinaldi si è sempre caratterizzata nei ruoli comici, debuttando nel ruolo di protagonista nella pellicola Faccione, nel 1991, diretta da Christian De Sica, e proseguendo in altri film. Si ricordano: Miracolo italiano, con la regia di Enrico Oldoini, nel ruolo da protagonista, S.P.Q.R. – 2000 e ½ anni fa, di Carlo Vanzina, e nella commedia Un milanese a Roma, con la regia di Diego Febbraro, recitando accanto a Nino Manfredi e un’altra grande caratterista del cinema italiano, Anna Longhi. Nel 1998 ha interpretato Carlotta Altieri, l’antagonista nel film Il fantasma dell’Opera di Dario Argento. Con la partecipazione nei film Anni 90 e Anni 90 – Parte II e Vacanze di Natale 91, si consacra come caratterista della commedia italiana.
Le fiction e gli spot in TV
Non solo, molti ricorderanno gli spot ai quali ha preso parte per la Conad e molte fiction dove ha partecipato, come: Un medico in famiglia (prima stagione) nei panni della simpatica vicina insieme all’attore Andrea Buscemi, Un commissario a Roma e Dio vede e provvede. Nel 2004 ha preso parte come concorrente nel reality show, La Talpa e il 12 giugno 2013 ha partecipato, sempre come concorrente, al talent show Jump! Stasera mi tuffo per poi nel 2015 partecipare al programma L’isola dei famosi. Durante la sua carriera, ha vinto nel 2015 il Premio Sette Colli.
Le scene memorabili di Nadia Rinaldi
Anni 90: Cleopatra Valentini, interpretata da Nadia Rinaldi e Cesare Proietti, interpretato da Christian De Sica, si ritrovano a parlare al telefono a causa di un’interferenza, ignari del fatto di trovarsi vicini con le rispettive automobili, ma ad un certo punto Cleopatra tampona Cesare e di lì a poco iniziano ad insultarsi in maniera animata: “Ma statte zitto ‘a fracicone, io stavo andà tanto bella regolare, te che fai? Me inchiodi?”. Dopo il loro battibecco, ripartono e continuano le loro conversazioni al telefono, ed ecco che arrivano le battute epiche: “Dove finiremo? Lo sai che la tua voce già mi turba?”.
Anni 90 parte II: Gino, interpretato da Massimo Boldi e Graziella, interpretata sempre da Nadia Rinaldi, sono proprietari di un bar ad Ostia. Sono appassionati di gossip e un giorno conoscono casualmente Alberto Castagna, il quale consiglia alla coppia un ristorante di Roma frequentato da tanti vip. Gino e Graziella decidono così di prenotare un tavolo in quel locale, trovandosi poi accanto a diversi personaggi noti, ma quando stanno per lasciare il ristorante arriva Sally Troumphet, in seguito a un litigio con il suo fidanzato Roberto Torri.
In quel momento la nota attrice sale sulla loro macchina e va a casa con loro a Ostia per nascondersi, ma a causa di una soffiata del portiere, Roberto riesce a rintracciarla, dando vita ad un’animata discussione che distrugge la casa della coppia, ma che nonostante tutto non intacca la loro passione per la cronaca rosa.
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Vacanze di Natale ’91: Le due coppie, una composta da Enzo e Ingrid Lambertoni, interpretati da Christian De Sica e Kerry Hubard, e l’altra composta da Nanni e Fernanda Lambertoni, interpretati da Massimo Boldi, e Nadia Rinaldi, si trovano a cena insieme in un ristorante, mentre Sabino, il cameriere interpretato da Alberto Sordi, aspetta che i clienti decidano cosa ordinare.
Quest’ultimo si addormenta ma poi entrambe le coppie iniziano a leggere il menù in francese ad alta voce, a quel punto Sabino, stanco, esordisce: “Volete ‘a trippa?”. I quattro clienti decisi finalmente a prendere la trippa, Sabino a quel punto: “Salvatore, porta quattro trippe a ‘sti…signori”.