Il concetto di legittima difesa estremizzato dal film di Gary Gray del 2009: il controverso messaggio lanciato al pubblico sulla “giustizia fai da te”

Questa sera in tv c’è “Giustizia privata”, il film comincerà alle ore 21.20 e verrà trasmesso su Italia 1: si tratta di una pellicola uscita negli USA nel 2009 per la regia di F. Gary Gray e narra in modo “provocatorio” il concetto estremo di legittima difesa. Sfociando facilmente da questa al terrorismo, aprendo gli occhi allo spettatore quando, in corso di svolgimento, il film prende delle pieghe ben lontane dalla base di partenza. Ma, per un certo momento, verte esattamente in una direzione scivolosa e pericolosa e che spesso fa infiammare i social e l’opinione pubblica dinanzi a terribili casi di cronaca.

Un tema che non muore mai e resta purtroppo sempre attuale: la burocrazia, gli errori giudiziari, le sentenze ‘soft’, sono temi che fanno venire rabbia al cittadino comune. E se qualcuno provasse a fare da per sé, come si metterebbe? “Quando la legge non funziona, meglio fare di testa propria”. Questo è il concetto base del film, il controverso messaggio che lancia al pubblico e senza esclusione di colpi, seguendo un filone cinematografico propiziato dal “Giustiziere della Notte” oltre cinquant’anni fa.

Giustizia privata: la vittima diventa una sorta di “terrorista”

Messaggio discutibile, dibattuto e inapplicabile e per questo trova molto riscontro nell’opinione pubblica che, non solo negli Stati Uniti, lamenta una condizione generale di malessere dinanzi alle ingiustizie. Nel film, Clyde Shelton assiste all’omicidio di moglie e figlia e dopo dieci anni chiede la riapertura del caso, sperando di convincere il procuratore che aveva indagato in passato a rivedere le carte. Il personaggio interpretato da Gerard Butler dichiarerà guerra non solo agli assassini e a chi ha permesso loro la grazia, ma anche a tutto il sistema americano.

Il protagonista del film cercherà di mettere in pratica la propria idea di etica e moralità, proponendo una “giustizia fai da te”, molto vicina al detto “occhio per occhio, dente per dente”. Nel corso di svolgimento della pellicola ci si rende facilmente conto che in questa storia nessuno ne esce pulito, a cominciare dalla vittima originaria, trasformatasi poi in una sorta di “terrorista”. A questo fa da contraltare l’atteggiamento reticente del sindaco Viola Davis e il modo “arrivista” che condiziona le azioni del legale interpretato da Jamie Foxx.

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