L’iscrizione alla piattaforma di incontri online di Tinder è avvenuta, ma per ora Sharon Stone non può di certo dire che l’iniziativa si sia rivelata un successo: “I miei peggiori incontri”

Alla fine anche Sharon Stone ha ceduto alla tentazione di Tinder: “Voglio innamorarmi, ma è un disastro”. L’attrice 66enne non ha rinunciato ad aprire il cuore, visto che è single da molti anni. Che questo 2024 sia l’anno buono per legarsi a qualcuno? Potrebbe darsi, ma per ora l’approccio è stato un flop. Di solito pensiamo che godere dello status da grande star sia il miglior biglietto da visita possibile per riuscire a trovare estimatori, pretendenti, corteggiatori. Probabilmente è così, ma in quale “mare” si va a pescare? Già, perché alla fine Tinder rappresenta quel tipo di sostantivo con il quale si fa ironia quando si vuol rimarcare una condizione sentimentale complicata, “dovrei aprire un account Tinder”. Le celebrità fanno spesso queste battute, evidentemente creando nella mente un’idea della piattaforma che non corrisponde al vero.

Ecco che quindi l’attrice star di Basic Instinct si è ritrovata ad appuntamenti con “eroinomani” o “ex carcerati”. Può succedere pure questo. Può succedere che un’immagine del profilo non corrisponda alla realtà e tante altre cose che non vengono a galla subito, nell’immediato, visto che chi utilizza Tinder può serenamente nascondersi dietro false informazioni. Per Sharon Tinder non è l’unica applicazione, “sono iscritta a diverse app simili”, come confessato al The Times. “Ho incontrato un ex detenuto una volta”, a quanto pare non scoccò la scintilla. Tuttavia, l’appuntamento peggiore lo ebbe con “un eroinomane che si era fatto 20mila iniezioni di eroina dopo la foto che mi aveva inviato”. E fu anche un incontro a 5 stelle, con tanto di appuntamento all’Hotel Bel-Air di Los Angeles.

“Non tutti gli incontri sono un disastro”

“Mi ha raccontato che si era fatto ventimila volte, e mi ha fatto vedere anche le foto – proseguendo nel raccontare il peggior appuntamento della sua vita -. Sono inorridita al suo arrivo. Allora chiedo al cameriere un bicchiere d’acqua, lui un cocktail all’assenzio. Fino a che gli dico: ‘Scusa, non posso farcela, ciao’. E vado via”. Ma non c’è solo da “sputare” sull’invenzione del terzo millennio per far incontrare le anime gemelle. A volte ci è andata vicina pure lei a qualche appuntamento più piacevole.

“Sono stata quasi come una terapista. Uno aveva la moglie che gli aveva detto che voleva il divorzio, con due figli piccoli. Stava lottando per elaborarlo. L’altro aveva rotto con la sua ragazza: era rimasta incinta e invece di sposarsi aveva abortito… Era ancora molto innamorato di lei e io l’ho aiutato a elaborare la cosa. È stato davvero gratificante per entrambi. Non so come spiegarlo”.

Ma, al di là del lavoro da cosiddetta “crocerossina”, sentimentalmente non si è ancora sbloccata. Lei, comunque sia, su Tinder si è sempre mostrata con il nome reale, anche se potrebbe non essere creduta sebbene vi sia la conferma dell’identità nell’app, con tanto di riscontro incrociato con foto in tempo reale. “Vado avanti come me stessa, non posso fingere”, ha concluso nell’intervista. Tra le altre app aveva provato Bumble: “Ma sono stata bloccata, pensavano fossi fake”.

Qualche malelingua ha anche sostenuto che l’attrice cercasse semplicemente un rapporto fisico, carnale. Ma lei, senza fronzoli, ha specificato: “Mica sono su Tinder solo per scop**mi qualcuno!”, esclamando stizzita. Anche perché “così è facile, e mica devi andare su Tinder per questo”. Poi, spiegando meglio: “Basta prendersi un caffè al bar o fare la spesa al supermercato per trovare uno con cui fare sesso. Non è difficile. Io invece cerco l’amore e sento che questo è l’anno giusto, al 100%”. Sharon è mamma di tre figli, reduce da due matrimoni, tutte informazioni presenti sulla bio dell’app. Ma qual è l’identikit dell’uomo che potrebbe farle perdere la testa?

“Non ho liste, non cerco nulla in particolare. Mai fatto. Quelli che lo fanno non hanno relazioni e si autocommiserano sul fatto che almeno ci provano. Basta incontrare uno per la strada, inizi a parlare e senza neanche accorgertene sono passati due anni insieme”.

Continua a leggere su Chronist.it