Lo shock dopo la perdita, il rapporto con la donna della sua vita, la carriera: l’intervista di Adriano Giannini
Definirlo solo il figlio di Giancarlo Giannini è un’offesa ormai, visto che Adriano è un attore molto apprezzato e professionale, al punto da lavorare con big come Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea e Toni Servillo nel nuovo film di Stefano Sollima: ha parlato del fratello morto per aneurisma e della moglie. La vita privata dunque, perché c’è la persona prima dell’artista. Una lunga intervista per il Corriere della Sera, in cui il figlio d’arte ha parlato anche del suo ruolo in Supersex, la serie sulla la vita di Rocco Siffredi. Lui è Tommaso, fratello del pornostar interpretato da Alessandro Borghi.
“Nella serie sono Tommaso, il fratellastro di Rocco, più grande di lui. Personaggio estremo e complesso. Ruppe con la famiglia. Andò a Parigi dove aprì un ristorante. Entrò in un giro un po’ losco di marsigliesi e corsi. Era il punto di riferimento e l’idolo di Rocco, che a Parigi conobbe Pontello, l’attore hard che lo introdusse al porno. Mia moglie nel film è Jasmine Trinca, da giovanissimo ne era innamorato anche Rocco”. Ama molto le donne? “Spero che ami sua moglie – ha risposto l’attore -. Ho parlato con Rocco, fissandomi mi disse: tu saresti perfetto come pornostar. Eh, un attimo bisogna vedere, risposi imbarazzato”.
La morte del fratello Lorenzo
Spazio anche per gli aspetti drammatici della vita dell’artista. Il dolore per la perdita del fratello, dopo la quale si è sentito smarrito al punto da rivedere tutti i piani della sua vita. Infatti, Adriano ha cominciato come cineoperatore e lo ha fatto per oltre dieci anni. Voleva abbandonare l’Italia per andare a vivere negli Stati Uniti. Cercava di accumulare quanto più denaro possibile per realizzare quello che credeva essere davvero il suo sogno: “C’entrava anche la perdita di mio fratello Lorenzo, morto per aneurisma cerebrale. Eravamo molto legati, le vacanze insieme, le risate e le litigate. Rimasi anestetizzato dal dolore, cercai di andare avanti senza pensarci, mi buttai tra le maestranze dei set. All’epoca gli operatori e gli assistenti erano i primi a vedere il girato, anche prima del regista”.
La moglie Gaia Trussardi

Dicevamo che potrebbe offendersi dinanzi alla più classica delle etichette della serie “figlio di…”. “Da adolescente detestavo che me lo dicessero”, riferendosi anche alla somiglianza con genitore. “Una volta tirai un piatto di rigatoni in faccia a uno”. In amore come siamo messi? Oggi è legato alla moglie Gaia Trussardi: “Mi sono trasferito a Milano per il suo lavoro. L’anno dopo ci fu il Covid e abbiamo sperimentato, con i suoi due figli adolescenti, una convivenza estrema. Non faccio il padre, non lo sono, cerco di portare rispetto. Durante il Covid ho imparato a fare il pane e ho scritto una favola con Gaia”.