L’amore di sempre è Vanessa Redgrave: non ha nascosto le lacrime in tv Franco Nero, quando ha ricevuto il video messaggio dall’ex mentre era ospite di Francesca Fialdini. “Franco, penso ogni giorno a te. Sono quasi alla fine, tu meriti di vivere ancora per molto”, gli ha detto Vanessa. Si conobbero nel 1967, entrambi impegnati in “Camelot”, e sul set nacque l’amore. Si sono presi, sposati, lasciati, ritrovati e ancora lasciati. Hanno avuto un figlio, Carlo Gabriel.

Il ritorno di fiamma è avvenuto quarant’anni dopo, una vita praticamente. Era il 2006, cercarono la discrezione massima, ma tre anni dopo il gossip venne a galla. “Mio carissimo. Penso ogni giorno a te. Non ci vediamo spesso, avrei voluto vederti molto più sovente… ma ho i polmoni che non funzionano bene, come sai”, gli ha detto lei. “Abbiamo sempre provato a fare del nostro meglio e ci sono stati momenti favolosi… davvero fantastici!”. Nessun rimpianto, ma il dolore di dover pensare ad una vita senza Vanessa, per Franco è insopportabile. “Io sono quasi alla fine, ho 86 anni, molti più di te! Tu devi vivere molto ancora… Ti raccomando caro mio… carissimo mio! Ti voglio tanto tanto bene”, concludeva l’attrice.

“Con Vanessa ci siamo conosciuti nel ’66, la nostra storia dura da 57 anni – ha spiegato l’ex eroe del western -. Ed è una storia strana. Come ha detto lei in tv, abbiamo avuto momenti fantastici e qualcuno brutto. Ma la maggior parte fantastici”.

Frank Sinatra e William Holden

Tra le altre cose, si è parlato anche di collaborazioni con divi di un certo livello, come Frank Sinatra: “Mi avevano preso per Camelot, avevo convinto il regista con il mio Shakespeare imparato sui dischi. Arrivo a Los Angeles distrutto, il mio agente mi porta al ristorante e al tavolo vicino c’era Sinatra con Mia Farrow, s’erano appena sposati: ‘E’ un attore italiano’. Iniziamo a parlare poi Sinatra mi fa ‘ma sei stanco?’. Rispondo di no anche se non mi reggevo in piedi. Mi porta con lui in studio dove incide That’s life con l’orchestra. Ero seduto con Mia Farrow, ogni tanto Frank interrompeva, veniva, mi dava un’occhiata, dava un bacetto a Mia come a dire ‘ao’ non ce provà”. E sul collega statunitense, morto il 12 novembre 1981 a Santa Monica: “Il sogno è stato fare un film con lui: 21 ore a Monaco, del ‘77, sulle Olimpiadi del ‘72. Stavo sempre a baciarlo. Da ragazzo vedevo i suoi film sei, sette volte, Picnic lo avrò visto dieci volte. Era bello, era sexy”. Per l’attore, resta il divo preferito. L’attore soffrì per molti anni di alcolismo e depressione, la sua vita ebbe un grave declino negli anni Sessanta, culminato con un bruttissimo incidente sulle strade della Toscana, avvenuto mentre un’auto tentava il sorpasso sulla sua Ferrari. L’attore scagliò la macchina lontano dalla sua, facendo morire un agente di commercio di Prato.

Dopo le beghe legali, risolte con un cospicuo risarcimento alla famiglia della vittima, i bene informati assicurano che le sue condizioni mentali peggiorarono, così come le dipendenze. L’attore morì a soli 63 anni per le gravi lesioni riportate in seguito ad una caduta in casa a Santa Monica, in California. Il corpo fu ritrovato quattro giorni dopo il decesso. Secondo l’ipotesi più accreditata, il divo sarebbe scivolato su un tappeto mentre era sotto l’effetto dell’alcol. L’autopsia ha rilevato che probabilmente l’attore era ancora cosciente per almeno mezz’ora dopo la caduta, ma lo stato di coscienza alterato non gli permetteva di rendersi conto della ferita riportata e non chiese aiuto a nessuno.

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