L’attore 64enne Kevin Spacey è stato ricoverato d’urgenza per un sospetto infarto mentre si trovava a Tashkent, in Uzbekistan, al Festival Internazionale del Cinema. Secondo quanto riporta il The Sun, l’attore stava visitando un museo quando ha perso completamente la sensibilità al braccio sinistro: “Il braccio è diventato insensibile per circa otto secondi”.

Recatosi d’urgenza in ospedale, l’attore è stato sottoposto a tutti i controlli del caso, inclusa una risonanza magnetica. Sembrerebbe essere scongiurata l’ipotesi dell’infarto, secondo quanto trapela dalle fonti vicine a Spacey: “È stato curato con grande professionalità dai medici e dal personale dell’ospedale e si è scoperto che non aveva problemi al cuore”. Il timore è stato tanto però, ma l’attore è stato dimesso dopo le rassicurazioni dei medici, che gli hanno permesso di tornare al festival. Non è stata chiarita però la causa della mancata sensibilità al braccio, probabilmente l’attore approfondirà i controlli una volta rientrato a casa.

“Mi sono dovuto prendere un momento e ho riflettuto su quanto sia fragile la vita per tutti noi – ha detto quando ha fatto ritorno al Festival – Stavo guardando degli straordinari murales, quando all’improvviso ho sentito il mio braccio sinistro diventare completamente insensibile per circa otto secondi. Non me ne sono interessato, ma poi l’ho detto alle persone con cui era e siamo andati immediatamente al centro medico”.

Scagionato dalle accuse di abusi sessuali

Di recente, dell’attore si è parlato tantissimo ma purtroppo per altri spiacevoli motivi: vale a dire le accuse di abusi sessuali per vicende risalenti al periodo compreso fra il 2001 e il 2013. Alla fine la star di Hollywood è stata dichiarata “non colpevole delle nove accuse mosse contro di lui”. Dopo il verdetto di questa estate, l’attore ha versato qualche lacrima e ha rivolto un gesto di ringraziamento ai giurati. Prima del verdetto di questa estate, proprio un anno fa l’attore era stato dichiarato innocente dal tribunale di New York per un processo simile. Nel Massachussets, la procura ha deciso di archiviare il suo caso.

Continua a leggere su Chronist.it