Era il 2011 quando la moglie di Marco Giallini moriva: “Un lutto del genere non si può metabolizzare”. Le parole dell’attore a “La Confessione”, di Peter Gomez

A “La Confessione”, la popolare trasmissione condotta da Peter Gomez, qualche mese fa Marco Giallini aveva rilasciato una toccante intervista: “A dodici anni dalla morte di mia moglie non ho ancora metabolizzato il lutto”, spiega l’attore romano. “Vivo con lei accanto, come Marina con Rocco Schiavone”, citando la fiction in cui è impegnato, dove veste i panni del vicequestore della serie in onda su Rai1. L’ex moglie si chiamava Loredana, si sposarono nel 2003: l’amore tra loro era immenso.

“Un lutto del genere non si può metabolizzare – spiega, ricordando il nefasto 2011 – Ma poi perché lo si deve metabolizzare? Lo metabolizzi, ma poi rimane”. Gomez gli fa presente come a più riprese Giallini abbia confessato il rammarico per il fatto che Loredana non abbia visto il suo successo: “Sembra retorico, ma non lo è – raccontando un aneddoto – Quando avevamo 300 euro in banca, lei, ridendo con le amiche, diceva: ‘Io ho fatto un investimento'”. Sembrava come se avesse il classico sesto senso femminile, intuendo le potenzialità e il futuro professionalmente roseo del marito: “Lei diceva che era un investimento perché in qualche modo sapeva che qualcosa avrei combinato”.

Il dolore pensando ai figli

La donna morì all’improvviso a causa di un’emorragia cerebrale nel 2011:

“Ma più che per la mia carriera, mi dispiace per i miei figli. Non voglio far piangere nessuno in televisione, ma insomma per due ragazzini, uno di 5 anni e uno di 12, che stanno andando al mare, una cosa così improvvisa è qualcosa di terribile. Questo è terribile per me, è terribile per chi l’ha subito ieri e per chi lo subirà. E speriamo che non succeda più a nessuno, ma è un augurio inutile”.

In una intervista lontana, Giallini spiegò le dinamiche prima del tragico epilogo. “Da un paio di giorni aveva un mal di testa fortissimo ma vai a pensare…”. Il mare, citato sopra: “Lei e i bambini stavano per partire per il mare, sarebbero rimasti in vacanza un paio di mesi”, mentre lui era impegnato sul set. Tuttavia, “ha chiuso gli occhi e mi si è accasciata fra le braccia mentre chiacchieravamo”. Uno shock dal quale non ci si può riprendere facilmente: “Io le parlavo all’orecchio, ma mi sono accorto che parlavo da solo e ho maledetto Dio. Ha vissuto altri due giorni, ma senza riprendere conoscenza. Se non lo provi non lo puoi capire”.

Continua a leggere su Chronist.it