In Cape Fear, De Niro, che interpretava il protagonista, pagò un dentista migliaia di dollari per farsi prima frantumare e poi risistemare i denti
Che Robert De Niro sia sempre stato un maniaco della perfezione lo si sapeva già ma pagare di tasca sua per veder seriamente deturpati i suoi denti ha dell’inquietante. E’ ciò che accadde sul set di Cape Fear – Il promontorio della paura, del regista e amico Martin Scorsese. Il remake del titolo del 1962 con Gregory Peck e Robert Mitchum mise parecchio alla prova De Niro. L’attore, infatti, sfruttò al meglio le sue infinite doti di attore per calarsi perfettamente nel personaggio che interpreta, un maniaco criminale.
Il film distribuito nel 1991 racconta la storia di una famiglia la cui tranquillità viene sconvolta dall’uscita di galera di Max Cady (De Niro). Il nucleo familiare composto da Sam Bowden (Nick Nolte), sua moglie Leigh (Jessica Lange) e la loro figlia Danielle (Juliette Lewis) vivrà momenti di puro terrore a causa delle numerose minacce che il criminale reca loro in modi alquanto inquietanti. Sam, infatti, di professione avvocato, 14 anni prima non riuscì a difendere adeguatamente Cady per un’accusa di stupro che lo mandò in gattabuia per tutti quegli anni. Motivo per cui lo scellerato ex galeotto non vivrà per altro che per la vendetta.
La pellicola fu commissionata dalla Universal Pictures in un primo momento a Steven Spielberg che passò il testimone a Scorsese perché secondo lui la storia era troppo violenta. Dal canto suo il regista italoamericano aveva appena rifiutato di fare Schindler’s List, poi, come sappiamo tutti, andato al suo amico Steven. Nonostante fosse il rifacimento di un film già famoso, Scorsese donò al nuovo Cape Fear un suo particolare stile. Sperimentò nuovi orizzonti riguardo effetti speciali che potessero coesistere con l’anima thriller del film, con una forte influenza hitchcockiana. In più raccontando dinamicamente la storia con inquadrature originalissime, un montaggio ai limiti della perfezione e una dose di violenza ben calibrata.
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Probabilmente la produzione, e il pubblico, si aspettavano un prodotto più fruibile e commerciale, vista l’accoglienza non particolarmente calorosa all’uscita del film. Ma proprio tutti concordarono su una cosa in particolare: la stupefacente interpretazione di Robert De Niro. Che si calò così perfettamente nei panni di un sadico psicopatico da far impallidire persino gli attori che recitavano accanto a lui.
Da attore che sin dal primo ruolo aveva sposato il metodo Stanislavskij, De Niro considerava la recitazione come forma costante di esperienza. Perciò in ogni suo ruolo doveva far sua l’esistenza stessa del personaggio che interpretava. Dalle più piccole stranezze a qualsiasi lato del carattere, anche quelli più subdoli e abbietti. Ne sono una prova Taxi Driver in cui prese sul serio il patentino da tassista o ne Il Padrino II in cui imparò per filo e per segno il siciliano. Un po’ come fa, ad esempio, un altro grande “mutaforma” come Daniel Day-Lewis.
Per questo motivo, in Cape Fear prese come ispirazione alcuni crimini (e criminali) realmente esistiti per rendere la figura di Max Cady ancora più “vera” e spinta. Insistette, infatti, con Scorsese per inserire una scena nella quale Cady morde famelicamente il malcapitato. E non è tutto. Per rendere Cady ancora più terrificante pagò 5000 dollari uno studio dentistico per farsi rovinare i denti. Se li fece scheggiare in modo che già dai primi momenti in cui appare il personaggio lo spettatore provasse timore per lui. Non appena terminato l’ultimo ciak, tornò nello studio e pagò di tasca propria altri ventimila dollari per farsi rimettere a posto i denti, esattamente com’erano prima. Se questa non è perfezione…
Questa sera andrà in onda Mi presenti i tuoi, secondo fortunato capitolo della “trilogia familiare” con De Niro e Ben Stiller. Alle 21:20 su Italia 1