Lo sfogo dei due attori, amici di Francesco Nuti, morto lo scorso lunedì 12 giugno a 68 anni: la De Sio e Haber attaccano la programmazione delle reti nazionali, “non riusciamo a capire il motivo di questa indifferenza”
Continua a indignare la programmazione televisiva dopo la morte di Francesco Nuti, diventata ormai un caso per gli attori, soprattutto quelli più vicini e affezionati al toscano: dopo lo sfogo di Elena Sofia Ricci, anche Giuliana De Sio e Alessandro Haber si schierano contro le reti nazionali. “Tra noi amici e colleghi ne parliamo da giorni – spiega l’attrice – è incredibile – dice, dopo qualche secondo di silenzio – se ne fregano, non c’è interesse e non riesco a trovare un motivo valido”. Dito puntato soprattutto sulla Rai, contro la quale ripercorre vecchi detriti reconditi: “Anche perché con loro non lavoro da trent’anni, e pure in questo caso nessuno mi ha mai svelato il mistero”.
Nell’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, il giornalista Alessandro Ferrucci le fa notare che Rai Movie è stata l’unica a trasmettere qualcosa dell’attore. “Ecco, appunto”. Le fa strano, anche perché da quando è morto la chiamano “in continuazione per iniziative, per ricordi, per festival”. Tutte manifestazioni alle quali “intendo partecipare”. Inevitabile parlare della concomitanza della scomparsa con quella di Silvio Berlusconi. La frase più ricorrente è: “Francesco è stato sfortunato pure nel giorno della morte”. Lo ammette lei stessa, è quello che si dicono tutti da lunedì. Sulla morte dell’ex Presidente del Consiglio: “Ma tutto questo culto nazionale? È normale? Per Berlusconi? – si chiede, e si risponde – No e non me ne vergogno; tutta questa storia dei funerali di Stato mi sembra eccessiva”.
Le parole di Alessandro Haber
All’appello si unisce anche Haber, che senza reticenza tuona: “Che schifo! Hanno cancellato un artista straordinario, un artista raro, uno in grado di ragionare, di sognare, di tracciare una strada differente rispetto alla narrazione cinematografica”. Questo oblio, questa dimenticanza, questa indifferenza, fanno male. Avrebbe potuto insegnare “alle ultime generazioni” che purtroppo “non lo conoscono”. Eppure, “magari avrebbero scoperto qualcosa di unico”, come lo era lui. Nessun omaggio particolare, pochissime citazioni, ancor meno pellicole trasmesse in questi giorni di lutto. “Girano quasi solo film senza coraggio – spiega – in televisione c’è stato solo Berlusconi. Povero Francesco”. Tuttavia, questa è la situazione ma accettarla in silenzio non fa parte dell’indole di queste personalità. Come quella della De Sio, di Sofia Ricci, dello stesso Haber: avrebbero dovuto trasmettere qualcosa, “è proprio brutta questa rimozione che c’è stata”.