Il film di Stephen Daldry, a distanza di 23 anni, continua ancora a stupire. Ma chi era davvero Billy Elliot? Ecco alcune curiosità
Dopo il grande successo del musical in tutta Italia, Billy Elliot continua ad essere, dal 2000, una piccola grande perla in grado di ispirare il pubblico di ogni età e suscitare ancora enorme curiosità. Fu un successo planetario così rapido che all’epoca fece parlare per mesi di sé. Basti pensare il successo al botteghino con 5 milioni di dollari spesi per la produzione e 110 di incasso in tutto il mondo. All’uscita, appassionò anche molte celebrità tra cui Elton John che al Festival di Cannes comunicò la sua intenzione di farne un musical. Lo spettacolo, come ci si aspettava, fece il tutto esaurito ovunque. E si aggiudicò numerosi premi teatrali tra cui anche quattro Laurence Olivier Awards e un Tony (andato allo stesso regista del film Stephen Daldry).
Le musiche della trasposizione teatrale furono composte dallo stesso Elton John sullo script di Lee Hall, sceneggiatore del film. Il musical fece il suo debutto in pompa magna al Victoria Palace di Londra nel 2005.
La trama
Il film di Stephen Daldry 23 anni fa, interpretato da Jamie Bell, ripercorre le vicende del giovane Billy il cui sogno è di diventare un ballerino professionista. Il suo personale sogno, però, si scontra con quello del padre minatore che lo vuole pugile. Oltre che contro il padre dispotico, dunque, Billy deve fare i conti anche con un contesto sociale che considera il balletto e tutto ciò che ne deriva un diletto da effeminati. Ma decide comunque entrare in una scuola di balletto. Dimostrando cos’ a tutti, compresa l’esigente istruttrice Mrs Wilkinson, di avere un talento cristallino nella danza che lo porterà a realizzare il suo sogno.
La vera storia
La vicenda è ispirata alla vera storia di Philip Mosley che alla fine degli anni 70, a soli tre anni, decide di entrare nel mondo della danza e diventare ballerino professionista. Mosley, che oggi ha 50 anni, era originario di Barnsley (South Yorkshire), nel nord dell’Inghilterra, proprio come nell’opera di finzione. Si interessò alla danza in così tenera età osservando costantemente la sorella maggiore ballare. A differenza della pellicola con Jamie Bell, l’approccio di Mosley al balletto non fu così drastico e difficile come nella finzione.
In un’intervista al Guardian Mosley confessò che, dopo primi tempi di logico disagio, fu pienamente supportato dalla sua famiglia e da suo padre. Anch’egli era minatore proprio come il suo personaggio del film. E cosa più importante, l’allora bambino non dovette mai nascondere il suo desiderio e le sue doti. In modo tale da mettere in mostra il proprio talento e vincere perfino una borsa di studio alla Royal Ballet School di Londra. Nel 1999, poco prima delle riprese del film, Mosley fu anche contattato dallo sceneggiatore del film, Lee Hall, per perfezionare lo script e renderlo il più realistico possibile. Tuttavia, si pensa che le dure e brutali differenze che distinguono la realtà con la finzione siano servite allo sceneggiatore per creare più drammaticità alla storia.
L’effetto “Billy Elliot”
Come già specificato, fu un enorme successo, così grande che nel giro di poco tempo venne a crearsi il cosiddetto “effetto Billy Elliot”. Un giornalista del New York Times, di recente, ha intervistato numerosi ballerini venendo a capo capo che ognuno di essi era stato ispirato dal film per intraprendere la propria carriera. Non solo. Gli intervistati, a proposito dell’effetto Billy Elliot, hanno anche confessato che la pellicola del 2000 è stata preziosa anche per tutelarli dai forti pregiudizi che dovevano costantemente subire negli anni 90 altri loro colleghi.
La pellicola ricevette tre nomination all’oscar. Tra questi la miglior regia a Stephen Daldry, migliore sceneggiatura originale a Lee Hall e migliore attrice non protagonista a Julie Walters. A proposito di quest’ultima, per l’attrice che interpretava Mrs. Wilkinson le riprese del film furono un vero e proprio inferno. Il motivo? Le continue vampate dovute al fatto che in quei giorni stava entrando in menopausa.
Restando in tema cast, per il protagonista del film Jamie Bell fu piuttosto “facile” ottenere la parte. Ai provini, infatti, riuscì a polverizzare la folta concorrenza perché già in tenera età, proprio come Billy Elliot, frequentava corsi di danza. I problemi per lui, però, si manifestarono in seguito, durante le riprese del film che si svolsero nel pieno della crescita fisica di Bell. Alcuni suoi dialoghi furono infatti modificati in sede di montaggio proprio per la sua repentina trasformazione vocale. E nella scena iniziale del salto ritmato dai T. Rex (e dalla loro Cosmic Dancer) la produzione dovette tagliargli i peli delle gambe che iniziavano a farsi più folti del dovuto.