La voce della celebre icona videoludica, Chris Pratt aggiorna i fan riguardo il sequel di The Super Mario Bros. Movie

A mettere al corrente il pubblico di tutto il mondo sullo stato dei lavori intorno al sequel di Super Mario Bros – il Film è lo stesso Chris Pratt. In un’intervista a Entertainment Tonight, l’attore che presta la sua voce (nella versione originale) a Mario, spiega che bisognerà aspettare ancora un po’ per tornare a vedere sul grande schermo l’eroe Nintendo.

Il successo di Super Mario Bros – il Film

Dopo l’enorme successo di pubblico, il film di Illumination Entertainment e Nintendo, ha battuto ogni record entrando di diritto nella classifica dei film d’animazione con il miglior incasso di sempre. Con il suo miliardo e 260 milioni di dollari racimolati in giro per il globo, infatti, si piazza sul podio ed è secondo solo al quasi irraggiungibile Frozen 2 della Disney. Sull’onda del successo sia Illumination che la stessa Nintendo, con Miyamoto in pole, stanno pensando ad ampliare l’universo di Mario & Soci con altri film a loro dedicati.

Non a caso nella breve scena dei titoli finali del film è presente un easter egg – chi lo ha visto capirà il gioco di parole – che suggerisce il probabile sviluppo di un sequel. Così, a seguito di numerose indiscrezioni, si è diffusa la voce secondo cui i lavori di pre-produzione di Super Mario Bros 2 fossero già iniziati e andasse tutto a gonfie vele.

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Chris Pratt smorza gli animi

Fin quando, però, non è intervenuto tre giorni fa Chris Pratt a spegnere ogni vampata d’entusiasmo. Al noto programma della CBS Pratt si è detto più che felice e onorato di continuare a prestare la voce all’idraulico italiano. “Ho adorato il personaggio e adoro la reazione dei fan.” – ha confessato.

Alla domanda su un sequel del film, però, smorzando un po’ i toni, dice:

“Siamo nel bel mezzo di questo sciopero degli scrittori e quindi è stato tutto bloccato e [messo] in attesa per legittime ragioni. Sostengo davvero la WGA e i nostri scrittori. Quando i negoziati saranno completati e gli scrittori si sentiranno sicuri di andare avanti, allora, quello sarà il momento di iniziare a parlare di cosa c’è dopo riguardo questo [progetto]”.

Una motivazione del tutto prevedibile e legittima quella di mettere in pausa un progetto per far fronte allo sciopero degli sceneggiatori che ormai imperversa da tempo negli USA. Da quando, cioè, circa un mese fa la trattativa sui compensi tra l’establishment di Hollywood e il sindacato degli scrittori dello spettacolo ha fatto un enorme buco nell’acqua. Spingendo così il sindacato degli sceneggiatori Writers Guild of America (WGA, per l’appunto) a votare all’unanimità per uno sciopero generale a cui hanno aderito migliaia di sceneggiatori cinematografici e televisivi.

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